Torino-Lione, completa la prima tappa della grande infrastruttura europea

In festa i 450 lavoratori che hanno preso parte all’avanzamento di questo cantiere straordinario.

Lo scavo dei primi 9 km del tunnel di base della Torino-Lione è terminato: la fresa “Federica” ha abbattuto l’ultima parete di roccia e ha completato il primo tratto della grande infrastruttura europea.

La talpa che, partita da Saint-Martin-la-Porte nell’estate 2016, ha scavato la prima parte della galleria sud del tunnel di 57,5 km, arriva oggi nella grande camera ai piedi della discenderia di La Praz (una galleria di 2.480 m, completata nel 2009), dove Federica verrà smontata. È una tappa importante nella storia della Torino-Lione, perché costituisce il primo tratto del tunnel in cui passeranno i treni passeggeri e merci in direzione Francia, a partire dal 2030.

La nuova linea consentirà di risparmiare sui costi di trasporto (40% in meno di quelli stradali), di eliminare tre milioni di tonnellate di CO2 l’anno e di limitare in modo significativo congestione e incidentalità sulla rete autostradale.

La cerimonia di caduta del diaframma si è svolta alla presenza di Philippe Chantraine rappresentante della DG Move della Commissione europea, del neoministro dei trasporti francese Jean-Baptiste Djebbari, con la partecipazione di autorevoli esponenti istituzionali nazionali e locali dei due Paesi. Sotto le bandiere di Italia, Francia e Unione Europea, oltre 450 lavoratori hanno fatto avanzare l’opera, scavando 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il personale è composto in prevalenza di italiani e francesi, di cui circa 200 lavoratori originari della stessa Maurienne e circa il 70% proveniente dalla regione Auvergne-Rhône-Alpes. La Torino-Lione risulta così il terzo datore di lavoro del territorio e, in vista dell’avanzamento dei cantieri lato Francia, sono previsti oltre 2.000 posti di lavoro diretti.

Federica si ferma dopo un percorso di 3 anni in cui ha svolto un avanzamento costante nella sezione geologica più complessa della montagna, caratterizzata dalla presenza di carbone e acqua; tuttavia il tunnel è stato realizzato nei tempi, nel rispetto del budget e senza gravi imprevisti.

Il direttore generale di Telt Mario Virano ha ringraziato “lavoratori, imprese, ingegneri e maestranze per l’impegno collettivo straordinario che ci ha consentito di superare grandi difficoltà incredibili. Questo è stato uno dei lavori di scavo in galleria più complicati al mondo”.” E’ un grande risultato – ha aggiunto – I primi 9 chilometri dei 115 totali, la prima tappa per riuscire a completare l’opera che permetterà di lanciare il Corridoio Mediterraneo”.

TELT-Tunnel Euralpin Lyon Turin è la Società responsabile dei lavori di realizzazione e della gestione della futura infrastruttura della sezione transfrontaliera del collegamento ferroviario tra Torino e Lione. È partecipata al 50% da Italia e Francia attraverso Ferrovie dello Stato Italiane (FS) e Ministero Economia e Finanza francese.

I lavori per la grande opera europea, oggi al 18% del totale, proseguono e nei prossimi mesi sono previsti nuovi avanzamenti: dopo questa prima fresa arrivata al traguardo, altre 7 saranno attive in seguito all’assegnazione delle gare d’appalto per i restanti 4 lotti, le cui procedure sono state avviate nel corso dell’anno.

Nel frattempo sono attivi 4 cantieri: a Saint-Martin-La-Porte (Francia) dove, per ragioni geologiche, prosegue lo scavo in tradizionale; a Saint-Jean-de-Maurienne (Francia) per la stazione provvisoria, che in seguito diventerà il nuovo hub multimodale con la stazione internazionale; a Saint-Julien-de-Montdenis (Francia), per la tranchée couverte, galleria artificiale che sarà l’entrata del tunnel di base; a Chiomonte (Italia) che si prepara ad aprire i lavori per il tunnel di base sul lato italiano.

Fonte: TRASPORTARE OGGI 

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