De Micheli: Recovery Fund destinazione su trasporti

«Alle imprese dei trasporti e dei porti dovremo dedicare un’attenzione particolare quando arriveremo alla definizione delle risorse del Ricovery fund nel nostro paese» – lo ha ribadito ieri la ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, rivolta al ministro degli Esteri, Luigi di Maio, intervenendo alla Farnesina durante la firma del “Patto per l’Export”, la strategia per il rilancio dell’esportazione del ‘Made in Italy‘.  La cerimonia è stata convocata e presieduta dal ministro di Maio e vi hanno preso parte numerosi esponenti del Governo. nonché i rappresentanti dei principali enti preposti al sostegno all’internazionalizzazione del sistema produttivo, (tra cui Agenzia Ice, Gruppo Cdp, Sace, Simest, Invitalia e Commissario generale per EXPO Dubai 2020), Confindustria e circa 20 associazioni rappresentative del sistema imprenditoriale

Chiediamo due attenzioni – ha specificato la ministra rivolta alla compagine governativa: «Sul Recovery fund una destinazione calibrata sul mondo dei trasporti e la cessazione di alcune limitazioni trasportistiche che ci stanno danneggiando soprattutto sulla gomma, la vicenda austriaca sta creando problemi e che determina aumenti di costi alle imprese che hanno bisogno di quella modalità di trasporto e corrono il rischio di perdere competitività nei paesi di destinazione.

Ieri la ministra ha, pertanto, ribadito pubblicamente durante questo incontro, tra i primi incontri pubblici della fase 2, la determinazione degli stanziamenti del Recovery Fund da destinare  al settore dei trasporti e della portualità. La notizia era stata annunciata la scorsa settimana – anticipato da Corriere marittimo – nel corso dell’incontro con il Tavolo per il piano di ripresa dei trasporti marittimi, e poi diffusa dal Mit in una comunicato.  «Sulla filiera dei Trasporti, anche a livello europeo, abbiamo chiesto un focus particolare per consentire sulle questioni della portualità e aeree di poterci attestare su condizioni di competitività maggiore rispetto al pre-Covid ma anche rispetto alle condizioni che si stanno generando nel mondo». Leggi tutta la notizia

Fonte: CORRIERE MARITTIMO

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