Italia 17esima al mondo per competitività delle infrastrutture dei trasporti

Dal Global Competitiveness Index del Forum Economico Mondiale esce un ritratto positivo della Penisola.

L’Italia è 17esima al mondo per qualità e quindi competitività della sua rete di infrastrutture nell’ambito dei trasporti. Il ritratto, nel complesso positivo, della Penisola è quello che emerge dall’ultima edizione del Global Competitiveness Index elaborato dal World Economic Forum, l’organizzazione mondiale che tra le altre cose organizza il noto consesso che si tiene ogni anno a Davos, in Svizzera.

Come suggerisce il suo titolo, il report analizza 141 paesi del globo (dalla A di Albania alla Z di Zimbabwe) in relazione a un’ampia gamma di fattori, attribuendo un punteggio per ognuno di essi e stilando sulla base di questi valori una classifica generale (che per quest’anno vede al primo posto Singapore, dopo una lunga alternanza tra Stati Uniti e Svizzera, con prevalenza di quest’ultima) e molteplici classifiche specifiche. Ampio spazio è dedicato anche alla competitività di ogni Stato sul fronte delle infrastrutture, ambito di analisi che nell’insieme (includendo le cosiddette infrastrutture per le utility ovvero acqua, luce e gas) va a costituire quello che l’analisi del WEF chiama ‘secondo pilastro’ e che contribuisce – insieme alle sue istituzioni del paese, allo sviluppo delle reti IT e alla stabilità macroeconomica – alla creazione di un “contesto favorevole” al fiorire della competitività di uno Stato.

Guardando alle sole infrastrutture di trasporto – ambito in cui pure primeggia Singapore -, come già accennato l’Italia conquista un buon 17esimo posto con un punteggio complessivo di 73,2 (su 100), migliorando nell’insieme il suo posizionamento rispetto agli altri paesi (l’anno scorso si trovava in 18esima posizione). Un risultato, va evidenziato, cui concorrono tutti gli 8 parametri che insieme formano l’indice relativo al settore trasporti, dato che per ognuno di essi la Penisola migliora o, alla peggio, pareggia la performance rispetto alla rilevazione precedente.

Nell’ordine, e cominciando con gli indicatori relativi al trasporto su gomma, il report misura la connettività stradale, parametro rispetto al quale l’Italia ottiene un punteggio di 85,9 che la colloca in 38esima posizione. Peggiore il risultato sul fronte della qualità delle strade, dove il punteggio ottenuto (56,8) la porta più in basso, e cioè al 53esimo posto. Per entrambi i parametri, i valori sono il frutto di calcoli effettuati direttamente dal Forum Economico Mondiale. Decisamente elevata è invece quello che il WEF chiama la ‘densità ferroviaria’, misurata (dalla Banca Mondiale) verificando qual è la presenza di km di binari per ogni 1.000 km quadrati: la Penisola, paese per il quale il rapporto dà come risultato un punteggio di 57,1, è infatti in 16esima posizione al mondo. Si torna però su posizioni inferiori passando a valutare la qualità del servizio ferroviario: l’indicatore che ne misura l’efficienza (frutto di elaborazioni del WEF) rimanda infatti un punteggio di 52, che porta l’Italia alla 35esima posizione (al primo posto di questa classifica c’è il Giappone). Leggi tutta la notizia

Fonte: SHIP2SHORE

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