Giornata storica per Trieste. Oggi è stato firmato in Prefettura, l’Accordo di programma per l’attuazione del progetto di riconversione industriale della Ferriera. Con lo smantellamento dell’area a caldo e la messa in sicurezza permanente dei terreni, inizia una nuova fase per lo sviluppo della città.
L’accordo mira a rilanciare il comprensorio industriale dove sorgeva
l’altoforno della Ferriera di Servola, spento nei mesi scorsi, dopo 123 anni di
attività. Obiettivo è quello di far nascere al suo posto un polo logistico a
servizio del porto e dell’economia del territorio.
Erano presenti all’evento, ospiti del prefetto di Trieste, Valerio Valenti, le
Istituzioni e le parti private coinvolte nell’accordo: il ministro dello
Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, il presidente della Regione FVG,
Massimiliano Fedriga, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, il Commissario
dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Mario
Sommariva, l’Agenzia del Demanio, oltre ai rappresentanti di Arvedi, gruppo di
Cremona proprietario dell’acciaieria e Icop-PLT, pool concessionario della
Piattaforma Logistica Trieste.
Il nuovo assetto dei terreni, sarà formato daI consolidamento dell’investimento
del gruppo Arvedi nel laminatoio a freddo per la parte industriale, e dallo
smantellamento e riconversione dell’area a caldo in un terminal portuale e
ferroviario, collegato allo sviluppo della nuova Piattaforma Logistica, guidata
dal gruppo Icop-PLT. Si tratta in sostanza di due aree equivalenti: quella
privata, gestita attualmente da Arvedi, viene demanializzata e assegnata
all’Authority giuliana, con successiva concessione dei terreni a Icop-PLT,
mentre quella attualmente pubblica viene ceduta ad Arvedi.
In un’ottica di sviluppo portuale, va rilevato che sull’ex area a caldo, si
svilupperà il raccordo ferroviario della stazione di Servola che potrà
accogliere treni completi da 750 metri, nonché uno snodo autostradale diretto
sulla Grande viabilità, ponendo le basi per il successivo avvio dei lavori del
Molo VIII, previsto dal Piano regolatore portuale, approvato nel 2016.
Gli interventi previsti dalla Icop, socia di Piattaforma Logistica Trieste, si
concentreranno prevalentemente sulla bonifica e messa in sicurezza del
perimetro, e verranno realizzati in 3 fasi, non appena saranno portate a
termine da Arvedi le attività di smantellamento di tutti gli impianti e i
materiali ferrosi. A fronte di una concessione di 26 anni da parte
dell’Authority giuliana, l’investimento complessivo di Icop-PLT sarà di circa
127 milioni di euro. L’acquisto dei terreni di Arvedi da parte di Icop-PLT,
avrà un valore di circa 21 milioni di euro. Gli anni pervisti per la
riconversione sono 5, con una suddivisione in 3 fasi distinte, e un valore di
98 milioni. Il nuovo terminal logistico verrà dotato di 2 gru e di altre
attrezzature di banchina, con un investimento di 7 milioni di euro.
Importanti soprattutto le prospettive per l’occupazione. Al termine dei lavori
di messa in sicurezza permanente dell’area a caldo della Ferriera, più di 100
saranno le persone utilizzate nell’attività di sviluppo logistico del
comprensorio. Gli addetti dell’attività logistica per la siderurgia potranno
essere impiegati immediatamente per lo svolgimento di operazioni e servizi
portuali conto terzi per l’approvvigionamento di materia prima (rottame, ghisa,
minerali di ferro), sia a servizio del gruppo Arvedi, sia per la spedizione via
mare dei prodotti finiti destinati al Mediterraneo e Medio Oriente. Per il
commissario del porto di Trieste, Mario Sommariva “l’Accordo di programma per
la Ferriera di Servola, deve essere inteso come il passaggio epocale verso una
fase di nuova industrializzazione del nostro territorio. Trieste dimostra di
essere una moderna città proiettata verso uno sviluppo avanzato e sostenibile,
poiché porto e industria sono un binomio inscindibile”.
“Non è possibile pensare ad una prospettiva di sviluppo e crescita
dell’occupazione – rimarca ancora Sommariva – se entrambi i settori non si
sviluppano contestualmente. L’Authority giuliana con questa operazione riesce
nello scopo di salvaguardare integralmente i lavoratori, risanando l’ambiente e
creando nuove prospettive per le generazioni future”.
Va rilevato che gli eventuali step successivi del progetto, che includono la
realizzazione del Molo VIII, prevedono l’impiego di altre centinaia di addetti,
rappresentando una delle prospettive di lavoro più rilevanti per il futuro
della città di Trieste.
“L’Accordo siglato – conclude infine Sommariva – costituisce un esempio
virtuoso di collaborazione e sinergia istituzionale. Trieste è un esempio per
tutto il Paese in una fase difficile come quella attuale”.
Al seguente link la video intervista del commissario dell’Autorità di Sistema,
Mario Sommariva e di Vittorio Petrucco, Icop-Plt
https://www.youtube.com/watch?v=8vtinEohnVo&feature=youtu.be