Galleria di base del Brennero, costi aumentati di 677 milioni di euro in quattro anni

Secondo l’ultimo report di BBT Se, l’azienda incaricata della costruzione, sul versante italiano i costi di realizzazione dell’opera sono lievitati di 411 milioni, di 266 su quello austriaco. Le cause del rincaro sono dovute sia alla pandemia Covid che al nuovo aggiornamento del programma dei lavori

ALEXANDER GINESTOUS20 SETTEMBRE 20

da Nordest Economia

BOLZANO. Ritardi nella costruzione e costi di gestione che si alzano. Non c’è pace per la Galleria di base del Brennero, l’infrastruttura ferroviaria che sorgerà lungo il corridoio europeo scandinavo-mediterraneo e che si trova indietro sulla tabella di marcia prevista per il suo completamento.  La mega opera doveva essere completata già nel lontano 2015, data poi spostata al 2019 e successivamente al 2031. Ora invece, dopo l’ultimo aggiornamento di programma, si parla di un rinvio al 2032. La BBT Se, società incaricata di realizzare la Galleria, ha reso noto anche l’ultimo l’aggiornamento dei costi dell’opera a vita  intera. Costi che sono lievitati in maniera importante: negli ultimi quattro anni i costi totali sono saliti di 677 milioni di euro, 411 sul versante italiano, 266 su quello austriaco, per una spesa complessiva che tocca i 18,36 miliardi.

Come spiegato dalla società stessa, l’aumento dei costi è dovuto a più fattori tra cui gli effetti della pandemia Covid-19 – che ha generato un aumento dei costi delle materie prime da costruzione – e l’aggiornamento del cronoprogramma dei lavori. Ad oggi il costo base aggiornato dell’intera opera è pari a 7,7 miliardi di euro. A questo numero però va aggiunta la componente di costo legata agli imprevisti e la rivalutazione monetaria previsionale, in coerenza con le discipline normative e le linee guida differenti di Italia ed Austria. Così facendo sul versante italiano – che va da Fortezza al confine – il costo a vita intera al 2021 tocca gli 8,795 miliardi di euro (nel 2017 erano 8,384), mentre su quello austriaco – che va dal confine a Innsbruck – sono 9,567 miliardi di euro (9,301 preventivati nel 2017). «Tra i due versanti ci sono importanti differenze nei metodi di calcolo dei costi che mostrano quanto siano complesse le sfide che ci troviamo a gestire in questo progetto transfrontaliero», affermano i due componenti del Consiglio di Gestione di BBT SE, Martin Gradnitzer e Gilberto Cardola. Ad oggi, inoltre, lo scavo di gallerie e tunnel è poco oltre la metà. Dei 230 km totali di lunghezza della Galleria di base, ne sono stati scavati 144: 51 km di gallerie per il transito dei treni, 53 km di cunicoli esplorativi e altri 40 di gallerie secondarie.

Il ritardo sui lavori

I maggiori rallentamenti nella realizzazione dell’opera sono emersi sul versante austriaco, per la precisione nel cantiere del lotto Pfons-Brennero. È qui che nel settembre 2020 si sono bloccati tutti i lavori a seguito della revoca dell’appalto al consorzio edile Arge H51. Oggetto della disputa tra il consorzio e la BBT è un errore nella realizzazione della copertura esterna del tunnel, che la Arge associa ad un errore tecnico nell’appalto. Ad oggi, su 37 chilometri di galleria ne sono stati scavati solo poco più di tre. A breve però dovrebbero ripartire i lavori. E anche nel lotto successivo, Tulfes-Plons, le cose non si sono messe bene. Qua, nella primavera di quest’anno, interi ammassi di roccia sono crollati creando delle vere e proprie voragini. Per risanarle è stato necessario scavare nuovi cunicoli sotterranei per poi procedere con iniezioni di malta cementizia al fine di escludere effetti negativi sull’intero sistema galleria.

Sul versante italiano invece le operazioni procedono meglio. Recentemente sono stati assegnati i lavori sul lotto Fortezza-Ponte Gardena, e a breve ci sarà un incontro con i sindaci per dare il via alla fase di implementazione che partirà nel 2022. Buone notizie giungono anche dal lotto successivo, dove i complicati lavori di sottoattraversamento del fiume Isarco sono ormai quasi terminati. Nel lotto di Mules invece, i lavori dovrebbero terminare nel 2024, e comprendono quasi 10 km di gallerie di linea e 14,8 km di cunicolo esplorativo, la fermata di emergenza di Trens con la relativa galleria di accesso, ed i cunicoli trasversali. Una volta terminato questo lotto, tutti i lavori di scavo in territorio italiano saranno completati.

Grane fuori dai cantieri

Ma le grane sono sorte anche al di fuori dai cantieri. Nel 2019 Raffaele Zurlo, amministratore per parte italiana, ha attaccato il suo omologo austriaco, Konrad Bergmeister, per l’esecuzione non autorizzata di lavori per oltre 200 milioni di euro. Successivamente entrambi sono stati rimossi dai propri incarichi. Inoltre, come rivelato dal Corriere dell’Alto Adige, nel giugno del 2020 la procura di Trento ha aperto un fascicolo sull’affidamento di quattro cantieri indagando proprio Bergmeister per il suo doppio ruolo pubblico, in quanto amministratore del versante austriaco Bbt Se e ingegnere progettista per Emaprice, importante società di costruzioni.

Proseguono i finanziamenti europei

Per far fronte agli impegni di spesa già approvati, Italia e Austria beneficiano attualmente di un cofinanziamento da parte dell’Unione Europea in misura del 50% per le attività di progettazione e prospezione e in misura del 40% per le attività di realizzazione della Galleria. In coerenza con il nuovo programma lavori e del costo aggiornato per la realizzazione dell’opera, il 28 luglio 2021 l’Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente – CINEA (European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency) ha siglato l’estensione fino al 2023 del periodo di ammissibilità dei fondi già assegnati al progetto. Per questo BBT SE parteciperà ai prossimi bandi di finanziamento per ottenere i cofinanziamenti europei anche per il periodo successivo al 2023.

Kompatscher: «L’opera più importante in Europa» L’aggiornamento dei costi e dei lavori arriva a pochi giorni dall’incontro tra le diverse istituzioni coinvolte nel progetto della Galleria di base, avvenuto in occasione dell’ultima fermata del “Connecting Europe Express” avvenuto proprio al valico del Brennero. «Quello della Galleria del Brennero è il più grande e importante progetto in Europa. In futuro, vogliamo concentrarci ancora di più su progetti di mobilità sostenibile e innovativi al fine di migliorare la qualità della vita delle persone che vivono lungo le principali direttrici di traffico. Con BBT e altri progetti come la Val di Riga ed il tunnel ferroviario del Virgolo a Bolzano, vengono realizzati importanti progetti che renderanno il trasporto ferroviario locale ancora più attraente per i cittadini», aveva affermato il governatore altoatesino Arno Kompatscher

Questo elemento è stato inserito in News. Aggiungilo ai segnalibri.