Il Centro Studi e Statistiche di UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha elaborato una stima del mercato dei Rimorchi e Semirimorchi con massa totale a terra superiore a 3,5 t che denuncia per il 2019 una perdita del mercato pari a -7,1% rispetto al 2018 (14.392 unità immatricolate contro 15.486). Nel solo mese di dicembre si è registrata una diminuzione di -17% rispetto al dicembre 2018 (1.063 unità contro 1.281).
“Ci aspettavamo – commenta Sandro Mantella, Coordinatore del Gruppo Rimorchi,
Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE, l’Associazione delle Case estere – che il
risultato del 2019 fosse negativo, né ci stupisce che il mese di dicembre abbia
registrato un calo che è passato a due cifre, visto il permanere delle incertezze
relative al rinnovo delle misure finanziarie e fiscali utili per sostenere il
mercato, che comunque per il nostro comparto sono state scarse e riservate ai
veicoli rimorchiati destinati all’intermodalità. Si deve inoltre ricordare che
le procedure burocratiche previste per l’assegnazione dei fondi agli aventi
diritto sono state e sono – soprattutto per l’annualità 2019 – farraginose e
scoraggianti.
Gli imprenditori, che pure abbiano necessità di investire, non possono
procedere al buio senza sapere se e quando potranno contare sull’effettiva
disponibilità del finanziamento richiesto.”.
“Nel 2020 – continua Mantella – il settore potrà ancora contare sulla Legge
Sabatini, mentre la sostituzione della misura del superammortamento con quella
del credito di imposta, vista la complessità della nuova norma, lascia alcune
perplessità circa il suo potenziale impatto sul mercato. Naturalmente,
nell’ambito delle risorse che potranno essere destinate al settore
dell’autotrasporto, auspichiamo che sia mantenuta la quota per gli
investimenti, da concedere magari con procedure più efficaci di quelle finora
elaborate e con criteri più rispondenti alla realtà del mercato e alla
necessità di sicurezza di trasporti e circolazione. Comunque nelle presenti
circostanze, appare ragionevolmente difficile prevedere una ripresa del mercato
almeno nel prossimo futuro.”.
“Dobbiamo infine sottolineare – conclude Mantella – le difficoltà che continua
ad incontrare il comparto degli allestimenti nell’applicazione delle procedure
previste per collaudi e immatricolazioni. Anche per il 2019 i nostri sforzi per
trovare, insieme con l’Amministrazione, soluzioni almeno provvisorie ai
problemi di carenza di personale e disfunzioni del sistema informatico non
hanno dato esiti soddisfacenti. Non si è andati oltre le dichiarazioni di buona
volontà e il comparto, nel quale tra l’altro l’innovazione tecnologica – in
termini di sostenibilità ambientale e sicurezza – è all’avanguardia, continua a
scontare ritardi e complicazioni per poter mettere in strada i veicoli
destinati, per esempio, ai trasporti in regime di temperatura controllata, dove
la domanda è forte, ma la stessa capacità produttiva viene frenata dalla
lentezza delle procedure di collaudo e immatricolazione.
E’ molto probabile che il calo di immatricolazioni sia anche conseguenza di
questa complicata situazione.
Segnaliamo, infine, con particolare preoccupazione che, di fronte a questo genere di problemi, molti Costruttori stranieri di veicoli e allestimenti stanno pensando di abbandonare il mercato italiano”.