Il lavoro come indicatore dello stato di buona salute dello scalo giuliano. Il mese di marzo segna un risultato importante nel numero di turni lavorati per i portuali dell’Agenzia per il lavoro del porto di Trieste (ALPT). Un dato mai prima raggiunto. Si tratta di 4640 avviamenti, 200 in più rispetto al record di ottobre 2020. Questo è il segnale concreto del buon andamento del porto e dei risultati di traffico e di investimento sviluppati dalle imprese terminalistiche.
“I portuali di ALPT, insieme ai lavoratori delle imprese, sono un patrimonio di professionalità e di serietà fondamentale per il nostro porto e il nostro territorio”. Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino manifesta “soddisfazione per questo risultato, tenuto conto della congiuntura storica” e ringrazia i portuali dell’Agenzia “per il loro impegno a dimostrazione che l’ art. 17 è fondamentale per affrontare i traffici del porto di Trieste”.
L’organico dell’agenzia, nata nel 2016 con lo scopo di fornire lavoro temporaneo portuale, è cresciuto da 110 unità a 200, segno evidente della riuscita del progetto.
ALPT è stata fondata su impulso dell’Autorità di Sistema Portuale, che per un periodo sperimentale di 12 mesi ha detenuto una partecipazione maggioritaria. Fin da principio la governance dell’Agenzia ha visto un modello particolarmente innovativo, poiché del capitale sociale hanno fatto parte in quote eguali, imprese operanti nel porto di Trieste.