BRENNERO – A rischio 170 miliardi di interscambio Italia-UE a causa dei divieti

In occasione del webinar “Il Brennero e la politica dei trasporti attraverso le Alpi” tenutosi il 19 maggio, alla presenza del Ministro Giovannini e del Presidente Baumgartner, si è discusso di come la strozzatura del valico del Brennero incide sulla libera circolazione delle merci. Nel report presentato da Unioncamere, sono stati analizzati i divieti settoriali al transito dei mezzi pesanti lungo l’asse Scandivano-Mediterrano, dove passano le merci italiane esportate in tutta Europa (con Germania come principale destinataria), per un valore di interscambio complessivo di 170 miliardi di euro. Un interscambio messo in difficoltà dalle decisioni del Governo tirolese che dal 2017 ha inasprito i divieti settoriali al transito dei mezzi pesanti, mettendo seriamente in crisi gli operatori del settore.
Tra le motivazioni del Governo tirolese per l’imposizione dei divieti settoriali per il trasporto su gomma attraverso il Brennero, figura il tema dell’impatto ambientale. L’analisi effettuata da Uniontrasporti evidenzia tuttavia che è l’autostrada A22, in territorio italiano, la parte della direttrice Verona-Monaco che interessa maggiormente le aree urbane (Rovereto, Trento, Bolzano e Bressanone). L’innovazione tecnologica ha inoltre permesso di produrre veicoli sostenibili e con un minore livello di emissioni, portando benefici evidenti sulla qualità dell’aria delterritorio.
Unioncamere e i sistemi camerali del Nord, in sintonia con le pricipali rappresentanze di impresa, hanno individuato 10 misure chiave per risolvere le problematiche che caratterizzano l’asse del Brennero, tra queste si evidenzia:

Il riesame con il supporto dell’Agenzia europea dell’ambiente, dell’impatto del traffico pesante e leggero sulla qualità dell’aria lungo l’intera direttrice del Brennero;

L’utilizzo dell’infrastruttura 24 ore al giorno per i camion più ecologici;

Sostegno alle imprese dei trasporti per il passaggio a veicoli a basse o zero emissioni;

Lo sviluppo capillare di infrastrutture di ricarica;

L’aumento dell’efficienza autostradale del Brennero attraverso la digitalizzazione e l’integrazione del trasporto stradale e ferroviario;

L’ottimizzazione della gestione delle linee ferroviarie lungo il corridoio del Brennero;

Lo sviluppo di un mercato concorrenziale anziché monopolistico delle ferrovie austriache nel trasporto ferroviario combinato.

Nel suo intervento, il Presidente Baumgartner ha fatto notare come per la direttrice Verona-Monaco i noli siano molto più onerosi rispetto alle direttrici interne come la Verona-Roma e che quindi le imprese di autotrasporto italiano subiscono già uno svantaggio che equivale a una “tassa” sull’export. Dato il ruolo cruciale rappresentato dall’asse del Brennero per l’esportazione italiana e vista anche l’importanza di questo settore, che soprattutto dopo la crisi finanziaria ha trainato l’economia del Paese, risultano inammissibili i divieti unilaterali del Tirolo. Il Presidente ha manifestato dissenso anche nei confronti delle norme austriache che riguardano i pedaggi e auspica in futuro un utilizzo notturno dell’infrastruttura autostradale. Per questo, concludendo il suo intervento, ha richiesto al ministro Giovannini, in coerenza con gli impegni per la transizione ecologica e il rinnovo delle flotte, garanzie affinché il Tirolo sospenda la sua politica unilaterale di divieti che danneggia l’economia italiana e impedisce alle imprese di sfruttare appieno l’asse del Brennero.

Fonte ANITA

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