Baumgartner (Anita): ”La politica, l’opinione pubblica e i committenti, ci chiedono trasporti con il minimo impatto ambientale e noi dobbiamo essere pronti”

La transizione ecologica e digitale, alla base delle strategie nazionali ed europee e delle condizioni di spesa dettate dalla UE per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, danno finalmente la spinta per voltare pagina e rendere il settore più sostenibile e con il minimo impatto ambientale.

Questo il chiaro messaggio esposto da ANITA, l’Associazione del trasporto e della logistica di Confindustria, in occasione della propria l’Assemblea annuale. Quest’anno l’Assemblea privata si è tenuta in via straordinaria a distanza, ma è stato più volte ricordato che non mancherà l’opportunità di organizzare un evento pubblico in autunno.

All’inizio dei lavori, il Presidente Thomas Baumgartner, appena riconfermato alla guida dell’Associazione per il prossimo biennio, ha salutato gli ospiti e gli imprenditori presenti e ha introdotto i temi dell’Assemblea, sottolineando come seppur “gli ultimi tempi sono stati ancora segnati dagli effetti della pandemia COVID-19”, proprio “l’approvazione del PNRR sta producendo una ritrovata fiducia e un nuovo entusiasmo nel Paese”.

Sul tema ambientale il Presidente ANITA ha voluto sottolineare come “le nostre aziende associate sono quelle che maggiormente ricorrono all’intermodalità, che usano i mezzi ecologicamente all’avanguardia, che hanno i parchi veicolari più moderni e che non fanno dietrologia arroccandosi a vecchie logiche di difesa dei mezzi obsoleti”, ed ha ricordato che l’Associazione è l’unica nel settore ad aver sottoscritto un accordo con il GSE, sulla base del quale sono state messe in campo diverse azioni per incrementare l’efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile delle imprese aderenti.

Ha preso parte all’Assemblea privata anche il Vice Ministro On. Teresa Bellanova, che nel suo intervento ha ricordato come “l’impegno profuso dalle imprese del settore nel periodo dell’emergenza sanitaria, ha messo in risalto l’importanza di un sistema trasportistico e logistico pronto a rispondere in tempo reale alle esigenze della collettività”.

Il discorso del Vice Ministro si è poi focalizzato sul miglioramento della performance logistica, sempre più orientata verso il superamento delle esternalità negative come la congestione del traffico e l’inquinamento al fine di raggiungere l’obiettivo zero emissioni che l’Europa si è data e che attraversa come un filo rosso tutti i Piani di ripresa nazionali.

Il Vice Ministro ha concluso evidenziando alcune condizioni ineludibili per la crescita della qualità e competitività del settore quali il contrasto a fenomeni di concorrenza sleale, il rafforzamento della tutela degli aspetti sociali e la formazione.

Durante l’Assemblea, non è chiaramente mancata l’occasione di ricordare le priorità di intervento politico e normativo che il settore necessita da tempo. Nella sua relazione annuale, il Presidente Baumgartner ha chiesto esplicitamente al MIMS “un cambio di marcia che dia un’accelerata ai processi avviati già da tempo proprio su spinta di ANITA, revisionando non tanto le iniziative in essere, ma il modo in cui queste sono state attuate”.

Il Presidente si è impegnato nei prossimi due anni su molteplici sfide e ha rinnovato alcune richieste principali quali la sburocratizzazione e lo snellimento delle procedure, l’incremento di risorse per il rinnovo del parco veicolare, il superamento delle limitazioni agli incentivi, una maggiore incentivazione all’utilizzo di bio-GNL e altri biocarburanti, la revisione dei ristori dei pedaggi autostradali in ottica ambientale. Grande enfasi è stata riservata a un problema che riguarderà anche il futuro del settore, ovvero la carenza degli autisti, per cui ANITA ha richiesto a gran voce di prevedere una quota “ad hoc” per il settore nel Decreto flussi 2021 e su cui sta mettendo in campo politiche attive per la formazione professionale nell’ambito della Carta di Padova.

È stato sottolineato l’impegno dell’Associazione nel sostegno ai progetti innovativi, con particolare attenzione agli interventi a sostegno della normalizzazione del P18 e l’inizio della sperimentazione dell’EMS e del Platooning. In conclusione, si è voluta ricordare ancora una volta la posizione di ANITA per cui “la politica assistenzialista non deve appartenere alla nostra natura di imprenditori”, ma piuttosto “vanno recuperate le risorse destinate ai sussidi a pioggia per riversarli su interventi di abbattimento del costo del lavoro, anche per alleviare le pressioni concorrenziali interne e degli altri Paesi comunitari”.    

www.anita.it 

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