Carenza di Autisti: un problema che parte da molto lontano

Un settore impoverito dalla rincorsa al prezzo più basso e da irregolarità diffusa.

La mancanza di autisti, l’aumento del gasolio e la spinosa questione legata al green pass stanno tenendo banco su tutti i giornali e diventando oggetto di interventi da parte di ogni associazione di categoria.

A ciò si è giunti per effetto di una visione miope della politica e della rappresentanza che non ha avuto il coraggio, negli ultimi anni, di affrontare in modo reale e concreto talune criticità che da tempo affliggono il settore dell’autotrasporto. Questioni chiave che la FIAP (e fortunatamente non solo la FIAP) ha sempre posto tra le proprie priorità: il riconoscimento dei costi minimi o costi di riferimento ai servizi di trasporto, il rispetto dei tempi di pagamento e il contrasto alla irregolarità diffusa presente nel settore.

Temi intimamente legati tra loro, che denunciamo da tempo. 

L’aver permesso, in questi ultimi anni, di poter vendere o comprare servizi di trasporto al di sotto del costo reale di esercizio, ha portato ad un progressivo impoverimento generale delle imprese, creando terreno fertile per il proliferare di fenomeni di illegalità, abusivismo e nel peggiore dei casi di infiltrazioni di dubbia provenienza.

Anche la continua ricerca di soluzioni per ridurre il costo della manodopera, in risposta ad un mercato che non intende accettare un aumento delle tariffe di servizio neppure di fronte ad un costo del gasolio che cresce del 20/25%, non può essere certo la strada giusta da percorrere. Per le nostre imprese i dipendenti sono una risorsa, non un costo, e come tali necessitano di essere remunerati in modo congruo e dignitoso. Ma se lasciare il mercato libero ha avuto come unico risultato quello di portare ad una rincorsa esasperata verso il prezzo più basso e al dilagare della concorrenza sleale, allora è doveroso che la politica intervenga per regolamentare il funzionamento di un settore così strategico per la competitività del Paese.

È arrivato il momento di affrontare il problema chiedendo in maniera ferma al Governo che si adoperi affinché vengano effettuati maggiori controlli, anche attraverso il coinvolgimento e la responsabilizzazione della committenza e il riconoscimento dei costi minimi di riferimento per tutta la filiera. 

Come abbiamo sempre sostenuto, è inutile parlare di sostenibilità del settore, se non si attuano soluzioni, provvedimenti e azioni concrete in grado di garantire la sopravvivenza delle imprese e il benessere dei lavoratori che operano nel settore.  

Il Trasporto è fatto di persone che lavorano per le persone, è l’asset che muove l’economia del nostro Paese. Merita di essere riconosciuto, valorizzato e rispettato.

#RispettiAMOiltrasporto

Fonte: FIAP

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