Autotrasporto, con l’eCMR le aziende dovranno informatizzarsi

La lettera di vettura elettronica, ratificata ad aprile ma ancora senza decreti attuativi, richiederà una profonda formazione del persone delle imprese di trasporto  

Con la lettera di vettura elettronica – l’eCMR, ratiticato dall’Italia ad aprile scorso – le imprese che lavorano nel settore dei trasporti hanno di fronte un notevole sforzo da compiere per la formazione del personale e per la revisione dei processi operativi associati ai necessari investimenti nei dispositivi di lettura e archiviazione. Eliminando la carta, infatti, l’infrastruttura informatica diventa preponderante.

Sono i risultati del progetto “Verso l’implementazione dell’eCMR in Italia”, realizzato dall’International Road Transport Union e da Unioncamere, con la collaborazione di Uniontrasporti, che ha ha permesso non solo di valutare i benefici della lettera di vettura elettronica ma anche di raccogliere indicazioni su possibili elementi critici per la sua rapida e diffusa adozione da parte delle imprese dell’autotrasporto in Italia.

Affinché l’eCMR sia utilizzabile dalle imprese – CMR sta per Convention Relative au Contrat de Transport International de Marchandises par Route – è importante che alla ratifica del protocollo facciano seguito regolamenti attuativi.

Un ulteriore risultato cardine del progetto è rappresentato da un’indagine sulle imprese italiane del settore dei trasporti su gomma nazionali ed internazionali (oltre 1,600 imprese intervistate) che ha permesso di descrivere lo stato attuale della digitalizzazione dei processi operativi e della conoscenza della normativa relativa alle informazioni elettroniche sul trasporto merci (Regolamento UE 2020/1056) con un focus sull’e-CMR e sull’e-TIR.

Sulla base dei dati raccolti, grazie anche alla sinergia creatasi tra il sistema camerale – con il supporto tecnico di Uniontrasporti -, le associazioni di categoria e diverse imprese di autotrasporto, sono state quindi elaborate alcune linee guida per supportare l’adozione dell’eCMR da parte delle aziende italiane di trasporto e logistica. In generale, è stato riscontrato da una parte un forte interesse all’utilizzo della lettera di vettura elettronica ma, dall’altra, la chiara necessità di un notevole sforzo per la formazione del personale e per la revisione dei processi operativi associati ai necessari investimenti nei device e nei sistemi IT aziendali.

È stato evidenziato chiaramente come l’utilizzo dell’eCMR possa portare benefici in termini di riduzione dei costi rispetto alla CMR cartacea e di recupero di efficienza (ad esempio, grazie al risparmio di tempo nella gestione e archiviazione del documento firmato) stimando, inoltre, l’impatto positivo dell’e-CMR sulla sostenibilità (prestazioni ambientali, economiche e sociali) e la conseguente riduzione del carbon footprint del trasporto su strada. «Ora non ci resta che condividere con le altre istituzioni i risultati del progetto pilota per provare ad accelerare l’adeguamento normativo che il nostro Paese deve ancora completare per passare all’uso della CMR elettronica e fare in modo di facilitare – in collaborazione con le Associazioni di categoria – il percorso di digitalizzazione dei documenti di trasporto presso le imprese del settore e della logistica», ha commentato Marco Conte, vice segretario generale di Unioncamere. L’approvazione nel Consiglio dei ministri del 17 aprile scorso del disegno di legge di ratifica dell’adesione dell’Italia all’eCMR rappresenta un passaggio fondamentale consentirà alle imprese italiane di poter usufruire di uno strumento per migliorare l’efficienza dei propri processi. Per questa fase delicata in cui si gettano le basi per il successo dell’e-CMR, il progetto “Verso l’implementazione dell’eCMR in Italia”, cofinanziato da IRU e da Unioncamere, con il supporto tecnico di Uniontrasporti, mette a disposizione dei tavoli tecnici che verranno attivati presso i diversi ministeri, delle istituzioni interessate e di tutti gli attori del sistema dei trasporti e della logistica, i risultati prodotti durante il progetto.

Fonte Informazioni marittime

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