Niente indulgenze per chi risulta ubriaco o sotto l’effetto di stupefacenti mentre è alla guida: arrivano l’alcolock e pene più severe con la nuova riforma del CDS
Il Governo assicura il pugno di ferro per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti.
Si tratta di una politica, messa in atto dall’attuale Governo, volta a prevenire una delle principali cause degli incidenti stradali: la guida sotto l’effetto di alcol o droghe.
Le novità su questo tema sono diverse.
In primo luogo, il disegno di legge in tema di sicurezza stradale e la delega per la revisione del codice della strada approvato qualche mese fa dal CDM ha inasprito le pene per chi guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti, in violazione dell’art. [[n186cds]] del codice della strada.
Secondo il ddl le multe saranno aumentate di un terzo rispetto alla normativa ora in vigore. Le multe per questo tipo di violazione del C.d.S. andranno, dunque dai 724 euro fino ai 2900 euro.
Inoltre, per chiunque risulti già condannato per guida in stato di ebbrezza, si impone il divieto assoluto di assumere alcolici alla guida nonché l’obbligo di installare l’alcolock, un nuovo strumento già noto ad altri Paesi Europei. In caso di mancato rispetto di tali disposizioni, per questa categoria di recidivi è previsto il cd. “l’ergastolo della patente”, ovvero la revoca definitiva della stessa.
Cos’è l’alcolock?
L’alcolock, noto anche come Alcohol interlock system (AIS), è un dispositivo che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore recidivo è superiore allo zero. E’ previsto che questo strumento venga installato all’interno dell’abitacolo, vicino al sedile del conducente.
Nello specifico, il guidatore, già condannato per guida in stato di ebbrezza, dovrà sottoporsi al test obbligatoriamente prima di mettersi alla guida, soffiando dentro a questo strumento che è collegato con il sistema di accensione del veicolo. Nel caso in cui, a seguito del test risulti un valore di alcol superiore allo zero il veicolo o il ciclomotore non potrà partire. Il nome “alcolock” deriva dall’unione dei due sostantivi “alcol” più il nome inglese “lock” che significa bloccato, in riferimento al veicolo che, per l’appunto, rimarrà bloccato a seguito di consumo di alcol non consentito.
Rispetto all’etilometro, il cui test viene effettuato dalle forze dell’ordine, l’Alcolock viene svolto in autonomia dagli stessi automobilisti, i quali saranno obbligati ad installarlo nelle proprie auto, a seguito della riforma del Codice della Strada.
Dal 4 luglio 2022 l’Unione Europea, infatti, impone alle case automobilistiche l’installazione del dispositivo su tutte le auto di nuova omologazione. In caso di vecchie auto invece, bisognerà installarlo molto probabilmente a proprie spese.
Per quanto riguarda le modalità di installazione da parte delle officine autorizzate si dovrà aspettare un decreto ad hoc del Ministero dei Trasporti. Per ora si sa che i costi di installazione non sono proprio irrisori e pare andranno dai 1500 euro ai 3500 euro per le auto di vecchia generazione, a cui andranno aggiunti anche i costi periodici di taratura.
Il Governo ha predisposto, inoltre, misure ad hoc anche per chi guida sotto effetto di stupefacenti. La riforma prevede il ritiro della patente in caso di esito positivo di controlli, effettuati dalla polizia stradale, attraverso un kit specifico che testa l’uso di sostanze stupefacenti attraverso saliva o urina del fermato.
Per cui, si suggerisce caldamente ai guidatori una maggiore prudenza alla guida, altrimenti andranno incontro a conseguenze gravi.