Il Consiglio ha adottato un regolamento volto ad aiutare l’UE e i suoi Stati membri a proteggersi dalla coercizione economica da parte di paesi terzi.
Il nuovo atto legislativo, noto come strumento di lotta alla coercizione, è inteso quale deterrente nei confronti di paesi terzi che vogliono colpire l’UE o i suoi Stati membri. L’obiettivo è utilizzare tale atto legislativo per allentare le tensioni e indurre detti paesi terzi, tramite il dialogo, a interrompere le misure coercitive in materia di scambi o investimenti.
Laddove ciò non sia possibile, e come ultima risorsa, l’UE potrà adottare contromisure quali l’imposizione di restrizioni commerciali, sotto forma ad esempio di dazi doganali maggiorati, licenze di importazione o di esportazione, restrizioni agli scambi di servizi, all’accesso di investimenti esteri diretti o agli appalti pubblici.
Il nuovo regolamento farà dell’UE una potenza commerciale più forte e sovrana, meglio attrezzata a scoraggiare e, se necessario, contrastare le misure commerciali coercitive di paesi terzi nei confronti dell’UE e dei suoi Stati membri.
Definizione di coercizione economica
La coercizione economica si configura come una situazione in cui un paese terzo tenta di esercitare pressioni sull’UE, o su uno Stato membro, affinché compia una determinata scelta, applicando o minacciando di applicare nei suoi confronti misure che incidono sugli scambi o sugli investimenti.
Attivazione del meccanismo
Il Consiglio sarà coinvolto in modo significativo nel processo decisionale teso ad accertare l’esistenza della coercizione economica.
Alla Commissione europea saranno conferite competenze di esecuzione nelle decisioni sulle misure di risposta dell’UE e nel contempo sarà garantito un maggiore coinvolgimento degli Stati membri in tali decisioni.
Lo strumento può essere attivato a fronte di un’ampia gamma di pratiche economiche coercitive nel contesto delle quali un paese terzo applichi o minacci di applicare una misura che incide sugli scambi o sugli investimenti al fine di impedire od ottenere la cessazione, la modifica o l’adozione di un particolare atto da parte dell’Unione o di uno Stato membro. Nel valutare se attivare lo strumento si terrà conto dei contributi dei portatori di interessi; inoltre, si incoraggiano le imprese a comunicare eventuali informazioni pertinenti.
Lo strumento di lotta alla coercizione e tutte le azioni che possono essere adottate nel suo contesto sono coerenti con gli obblighi internazionali dell’UE e sono pienamente fondati sul diritto internazionale.
Prossime tappe
È prevista per il 22 novembre 2023 la firma del regolamento, che entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.
Informazioni generali
L’8 dicembre 2021 la Commissione europea ha presentato la proposta di regolamento, su richiesta del Consiglio e del Parlamento europeo. Il mandato negoziale del Parlamento europeo è stato adottato il 19 ottobre 2022, mentre la posizione negoziale del Consiglio è stata concordata il 16 novembre 2022. Il 28 marzo 2023 è stato raggiunto un accordo politico interistituzionale. Il 3 ottobre il Parlamento europeo ha dato il via libera al regolamento. La decisione odierna è stata adottata dai ministri dell’UE come punto senza discussione durante una sessione del Consiglio “Agricoltura e pesca”.
- Regolamento e dichiarazioni sulla protezione dalla coercizione economica
- Posizione negoziale del Consiglio
- Proposta della Commissione
- Posizione negoziale del Parlamento europeo
- Notizie e informazioni pertinenti in materia di commercio