Il commercio globale nel 2024 si trova di fronte a un periodo di incertezza senza precedenti, alle prese con una serie di sfide geopolitiche che minacciano di rimodellare radicalmente il panorama del trasporto marittimo.
Container xChange, nel suo Container Market Forecaster pubblicato ad inizio d’anno, ha evidenziato i crescenti rischi che stanno spingendo le aziende del settore dei trasporti e della logistica a implementare strategie innovative per affrontare l’instabilità derivante da molteplici fattori, dalle crescenti tensioni internazionali, ai conflitti in atto, dall’aumento dei costi dell’energia alla carenza di materie prime.
Il rapporto, in particolare, ha rilevato che gli operatori del trasporto marittimo stanno dando priorità alla “valutazione del rischio e pianificazione degli scenari”, alla “diversificazione delle rotte e dei fornitori”e alla “conformità normativa” per prepararsi a tali sfide.
La valutazione del rischio e la pianificazione degli scenari emergono come le chiavi per affrontare l’incertezza geopolitica, mentre il trasporto marittimo va riconoscendo la necessità di disporre di anticipate strategie di gestione del rischio stesso.
In questo contesto, la diversificazione delle rotte e dei fornitori, insieme alla conformità normativa, si pongono al centro di un approccio olistico volto a garantire la continuità operativa.
Le preoccupazioni crescenti
I risultati dell’indagine hanno rivelato che la preoccupazione più grande derivante dagli sconvolgimenti geopolitici sono i “costi associati”, che vanno ad aggiungersi alle difficoltà emerse con l’aumento dei costi operativi avvenuto dopo il crollo dei tassi nel 2022
I costi associati includono i cosiddetti costi di conformità, derivanti anche dalle sanzioni o da altre normative geopolitiche, come la revisione dei contratti, la formazione del personale e l’assunzione di consulenti legali.
Tra i costi associati si distinguono inoltre i premi assicurativi che possono lievitare per coprire i rischi geopolitici, come il rischio di guerra o di terrorismo, e le spese legate a eventuali supplementi che i caricatori possono richiedere agli armatori per coprire il pericolo di danni dovuti ad un potenziale conflitto.
Questi costi aggiuntivi spesso rappresentano un problema significativo per le imprese, soprattutto piccole e medie, che hanno meno risorse da dedicare alla gestione dei rischi.
A testimonianza di ciò molti clienti sono preoccupati per la crescita di tali costi anche a causa della situazione del Mar Rosso, ancora molto incerta, e ancor di più per le prospettive della guerra in Ucraine come per le tensioni tra Cina e Taiwan.
L’aggiunta di probabili oneri aggiuntivi non farà altro che aumentare le preoccupazioni di caricatori e spedizionieri.
L’espansione dei BRICS
L’inclusione di nuove economie nel blocco BRICS, tra cui Arabia Saudita, Iran, Emirati Arabi Uniti, Egitto ed Etiopia, segna una potenziale svolta geopolitica e pone le basi per una polarizzazione del commercio globale, incidendo sulla conformità geopolitica.
Ciò potrebbe avere un impatto significativo sul commercio globale tenendo conto che i BRICS sono un’alleanza di paesi emergenti che rappresentano circa il 40% della popolazione mondiale e il 25% del PIL globale.
Se i BRICS iniziassero ad allineare sempre più le decisioni politiche e le posizioni geopolitiche, si potrebbe creare una situazione in cui i paesi appartenenti al blocco sarebbero più propensi a fare affari tra loro che con gli altri paesi.
Si favorirebbe in pratica la nascita di una politica basata su blocchi commerciali contrapposti che richiederebbe una gestione più delicata e complessa.
Nella pratica ciò potrebbe portare a restrizioni al libero commercio, complicazioni e difficoltà nelle forme di pagamento, possibilità di sanzioni ai paesi appartenenti ad un determinato blocco.
Utilizzo della tecnologia
Nonostante le criticità, l’82% dei professionisti del settore riconosce l’importanza della tecnologia come alleato nella navigazione delle turbolenze del 2024, con l’analisi predittiva e gli strumenti di previsione al centro dell’attenzione.
Questi strumenti possono aiutare a identificare e mitigare i rischi geopolitici, nonché a migliorare la visibilità e la trasparenza della catena di approvvigionamento.
E’ possibile, in particolare, monitorare gli eventi geopolitici, l’evoluzione della situazione, valutarne l’impatto potenziale sulla propria attività e sulle catene di fornitura, minimizzando i relativi rischi e sviluppare di conseguenza piani di contingenza.
L’adozione di questi strumenti può in pratica aiutare i professionisti della catena di fornitura a essere più preparati a affrontare le nuove sfide geopolitiche.
Rispetto delle sanzioni
Nel contesto delle tensioni internazionali, le sanzioni possono avere un impatto significativo sulla catena di approvvigionamento, provocando interruzioni, ritardi e costi aggiuntivi.
Gli operatori della catena di fornitura devono essere consapevoli delle sanzioni applicabili alla loro attività e adottare misure per assicurarsi di conformarsi, attività, questa, che aggiunge un ulteriore livello di complessità al commercio globale.
Le attuali criticità dettate anche dai conflitti in atto esigono la massima attenzione richiedendo alle aziende di verificare anche se i propri fornitori o clienti si trovano in paesi soggetti a sanzioni, adottando, in caso positivo, misure per mitigare il rischio di violazioni.
Le misure che possono essere adottate per conformarsi comprendono una indispensabile formazione del personale sulle procedure da adottare oltre ad una revisione dei contratti per garantire che siano in linea con le normative.
L’obiettivo è quello di proteggere le imprese evitando che siano coinvolte in attività illegali.
Fondamentale, a tale riguardo, è la flessibilità per essere pronti a modificare i piani commerciali al variare delle circostanze geopolitiche.
Obiettivo conformità geopolitica
La presenza di molteplici rischi geopolitici nel 2024, come la guerra Israele-Hamas, il perdurare del conflitto Russia-Ucraina, le numerose tensioni internazionali, l’espansione dei BRICS, per ultimo il nodo del mar Rosso, apre scenari che richiedono una visione chiara e strategie flessibili.
La conformità geopolitica si configura come la sfida centrale, e mentre il settore marittimo si adatta a un panorama in evoluzione, la resilienza e l’innovazione tecnologica emergono come le chiavi per il successo nel commercio globale
di Andrea Lombardo da Logisticanews