Italia al centro della logistica nel Mediterraneo: efficienza, intermodalità e portualità per superare l’instabilità commerciale global
L’analisi di SRM (Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo) è stata al centro del webinar organizzato da ANITA, l’associazione di Confindustria che rappresenta le imprese dell’autotrasporto merci e della logistica, per studiare l’impatto delle scelte geopolitiche sugli assetti del trasporto nazionale e internazionale.
Geopolitica e logistica: l’instabilità dei dazi come fattore critico
Durante l’evento “Gli scenari dei trasporti e della logistica: analisi dei fenomeni recenti”, Alessandro Panaro, Head of Maritime and Energy Department di SRM, ha illustrato come la competitività del sistema logistico italiano sia influenzata dal perdurare di due conflitti bellici e dall’ipotesi di un terzo conflitto, di natura commerciale. Tutto ciò incide sulla supply chain globale, sulle scelte strategiche delle imprese e sul ruolo delle istituzioni nel recuperare efficienza logistica.
Il Mediterraneo cresce: il commercio marittimo traina la logistica
Partendo dal commercio marittimo, l’analisi evidenzia un +18% nel traffico container nel Mediterraneo tra il 2023 e il 2028 (West Med e East Med), superando il Nord Europa. Il sistema portuale del Sud Europa, e in particolare i porti italiani, assume un ruolo chiave, richiedendo investimenti in infrastrutture, digitalizzazione e logistica intermodale. Le opportunità nella regione MENA e in Asia rendono l’efficienza portuale italiana cruciale per competere a livello globale.
Italia–USA: i dati confermano il ruolo centrale del trasporto marittimo
Tra gennaio e settembre 2024, il 53% degli scambi import-export tra Italia e Stati Uniti è avvenuto via mare (35,8 miliardi di euro), seguito dal trasporto aereo (42%) e stradale (3%). Questo conferma il ruolo strategico del trasporto marittimo italiano e il suo legame con le dinamiche commerciali globali. Intanto, le tensioni tra Stati Uniti e Cina hanno causato la cancellazione del 42% dei viaggi di portacontainer nel Pacifico e una riduzione prevista del 5% della movimentazione portuale americana per il 2025.
Trasporto marittimo e short sea shipping: l’Italia è leader in Europa
Nel 2024, l’Italia ha movimentato 480,7 milioni di tonnellate di merci via mare (+0,7% rispetto al 2023). In particolare, nel segmento dello short sea shipping, il nostro Paese è primo in Europa e nel Mediterraneo: 305 milioni di tonnellate trasportate e 239 milioni transitate nei porti italiani. Questa forza nel trasporto marittimo di corto raggio evidenzia la centralità logistica dell’Italia.
Autotrasporto merci: pilastro strategico da modernizzare
Anche nel 2024, l’autotrasporto ha confermato la sua rilevanza nella logistica nazionale, rappresentando il 38% del valore dell’import-export italiano. Le regioni con maggiore movimentazione sono Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Tuttavia, il settore mostra ampi margini di sviluppo: solo il 12-15% delle aziende manifatturiere utilizza il trasporto intermodale, secondo SRM. Digitalizzazione e transizione ecologica sono leve fondamentali per rendere il trasporto merci su gomma più efficiente.
Colmare il gap di efficienza logistica è la vera sfida del sistema Paese
Per migliorare la competitività logistica italiana è essenziale potenziare la rete infrastrutturale: strade, ferrovie, porti, interporti e aeroporti devono essere al centro della strategia nazionale. L’Italia deve sfruttare la sua posizione geografica nel Mediterraneo per guidare la trasformazione della supply chain globale.
Le istituzioni italiane devono guidare la transizione del sistema logistico
“Le trattative sui dazi troveranno un punto di svolta, e sin d’ora le istituzioni devono creare le condizioni per preparare le imprese a una nuova supply chain”, afferma Riccardo Morelli, presidente di ANITA. La combinazione tra posizione strategica, resilienza imprenditoriale e politiche pubbliche – come il Piano Mattei – rappresenta l’occasione per riportare l’Italia al centro delle rotte globali. La chiave? Efficienza logistica, digitalizzazione, ampliamento infrastrutturale e cura dei valichi alpini.
Fonte: ANITA