Decarbonizzazione trasporti: ostacoli e soluzioni per il futuro net-zero del trasporto su strada

Il sondaggio IRU Green Compact 2025 rivela i principali ostacoli alla decarbonizzazione nel trasporto commerciale su strada e le prospettive di investimento nei carburanti alternativi.

La decarbonizzazione del trasporto su strada è ormai al centro delle politiche ambientali globali. Tuttavia, secondo il nuovo sondaggio IRU Green Compact 2025, ci sono ancora barriere significative che rallentano il progresso verso un futuro net-zero nel settore del trasporto commerciale. Il sondaggio ha coinvolto operatori in Europa, Australia, Asia Centrale, Messico e Türkiye, evidenziando criticità e opportunità per l’adozione di carburanti alternativi.

Oltre il 70% degli operatori preoccupati per la decarbonizzazione

Il report rivela che oltre il 70% degli operatori del trasporto su strada è preoccupato per le sfide legate alla transizione ecologica, con punte superiori all’80% in Europa. Nonostante l’interesse crescente per l’investimento in carburanti alternativi, tra cui biofuel e veicoli elettrici, molte aziende – soprattutto le PMI, che costituiscono l’86% del campione – si scontrano con ostacoli strutturali.

Costi elevati e infrastrutture insufficienti: le principali barriere

Le barriere alla decarbonizzazione individuate dal sondaggio sono chiare:

alti costi dei veicoli alternativi e dell’energia

infrastrutture inadeguate per la ricarica e il rifornimento

regolamentazioni complesse e incerte

In particolare, il costo iniziale elevato è un fattore bloccante per l’adozione dei veicoli a basse emissioni. Inoltre, molti clienti non sono disposti a pagare tariffe più alte per coprire i costi aggiuntivi legati alla sostenibilità, rendendo l’investimento ancora più difficile da sostenere.

La difficoltà delle PMI nel passaggio ai carburanti alternativi

Il Segretario Generale dell’IRU, Umberto de Pretto, ha sottolineato che “senza condizioni abilitanti, milioni di operatori non potranno adottare veicoli alternativi, mettendo a rischio gli obiettivi di neutralità carbonica.” Il problema è ancora più grave per le PMI, che rappresentano l’85% del settore a livello globale.

Biofuel in testa agli investimenti futuri

Nonostante le difficoltà, oltre il 50% degli operatori prevede di investire in carburanti alternativi entro i prossimi cinque anni. In cima alla lista ci sono i biocarburanti (biofuel), seguiti dai veicoli elettrici. Tuttavia, il 90% degli intervistati intende ancora acquistare nuovi veicoli diesel, segno che la transizione ecologica è ancora in fase embrionale.

Infrastrutture e normative: le differenze regionali

Le difficoltà variano da regione a regione:

in Türkiye, il 70% segnala problemi nell’installazione di ricariche nei depositi.

in Asia Centrale, metà degli operatori ha difficoltà a reperire veicoli alternativi.

in Europa, il 60% denuncia la mancanza di infrastrutture pubbliche di ricarica.

Questi dati mostrano che la decarbonizzazione dei trasporti non può prescindere da una strategia integrata che coinvolga governi, industria e clienti.

Cosa serve per accelerare la transizione ecologica nel trasporto su strada

Secondo il sondaggio IRU, per sbloccare il pieno potenziale della transizione energetica nel trasporto su strada, servono tre azioni urgenti:

  1. incentivi agli investimenti in veicoli ecologici e infrastrutture.
  2. riduzione dei rischi economici per le PMI.
  3. semplificazione normativa e chiarezza nelle direttive.

Roadmap per un trasporto su strada net-zero

La decarbonizzazione del trasporto merci e passeggeri è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica.

Il sondaggio IRU Green Compact 2025 offre una panoramica dettagliata delle sfide e delle opportunità nel settore.

Solo con politiche mirate e collaborazione pubblico-privato, sarà possibile trasformare le intenzioni in realtà e costruire un sistema di trasporto su strada sostenibile e resiliente.

Fonte: IRU

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