La galleria del Gran Sasso, uno dei principali collegamenti stradali tra l’Adriatico e il Tirreno, sarà presto interessata da importanti lavori di adeguamento, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza strutturale e idraulica secondo le direttive europee. Un recente emendamento al Decreto Legge Infrastrutture ha stabilito nuove modalità di gestione per accelerare questi interventi strategici.
Un traforo strategico in linea con gli standard TEN-T
Il Traforo del Gran Sasso fa parte della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), un sistema viario essenziale per il traffico nazionale e internazionale.
Per allinearsi alle normative europee più recenti in materia di sicurezza delle gallerie, è previsto un adeguamento tecnico dell’infrastruttura, con interventi specifici in ambito antisismico e di protezione del sistema idrico sotterraneo.
Nuove regole per gestire i lavori più rapidamente
Per snellire la gestione degli interventi, l’emendamento ha previsto un passaggio di competenze: il coordinamento dei lavori non sarà più affidato al Commissario straordinario per le tratte autostradali A24 e A25, ma al Commissario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso. Una scelta volta a favorire un approccio unitario e più rapido, minimizzando i disagi per gli automobilisti.
Sicurezza e tutela ambientale viaggiano insieme
I lavori riguarderanno due aspetti fondamentali: da una parte, la messa in sicurezza antisismica della galleria; dall’altra, la protezione delle acque sotterranee che attraversano il massiccio del Gran Sasso. Coordinare questi due ambiti significa intervenire in modo integrato su una struttura chiave per la viabilità italiana, limitando l’impatto sulle persone e sull’ambiente.