Secondo il report “Road transport: analysis of the European Top 10 in 2024” pubblicato da Upply ( Transport routier : l’analyse du Top 10 européen en 2024 , Anne Kerriou * ) e basato su dati Eurostat, il settore del trasporto stradale europeo ha mostrato segnali di ripresa nel 2024.
L’attività complessiva ha raggiunto 1.869 miliardi di tonnellate-chilometro, con un incremento dello 0,6%, mentre il volume totale trasportato è leggermente diminuito dello 0,7%, attestandosi a 13,075 miliardi di tonnellate.
Questo andamento riflette una fase economica ancora instabile, con una domanda industriale contenuta e una maggiore efficienza nell’uso dei mezzi.
Le dieci flotte nazionali più importanti dell’Unione Europea hanno generato l’83,2% del traffico totale. La Polonia resta in testa, pur registrando un calo per il secondo anno consecutivo.
La Germania, seconda, continua a perdere terreno, mentre Spagna, Francia e Italia mostrano segnali positivi.
In particolare, l’Italia si distingue per la crescita del trasporto interno, mentre la Repubblica Ceca supera la Romania, tornando al sesto posto.
Nel trasporto nazionale, che rappresenta oltre il 60% dell’attività totale, si è registrato un aumento dello 0,8% in t-km, ma una flessione dell’1% in tonnellaggio.
La Germania mantiene il primato, seguita da Spagna e Francia. L’Italia guadagna la quarta posizione grazie a una crescita del 5,7% in t-km, la più alta tra i principali paesi europei.
Anche il trasporto internazionale mostra segnali di stabilizzazione, con un incremento dello 0,4% in t-km e del 2,3% in tonnellaggio.
La Polonia mantiene una quota dominante, pur registrando una flessione. Spagna, Lituania e Repubblica Ceca, invece, crescono, con quest’ultima che segna un aumento del 14,2%.
La Germania resta centrale nei flussi intra-UE, comparendo in nove delle venti rotte più trafficate.
La flotta polacca domina le tratte verso Francia e Italia, mentre la Lituania rafforza la propria presenza nei collegamenti tra Francia e Italia, segnalando un’espansione dei vettori dell’Europa orientale.
L’Italia consolida la quinta posizione in Europa, con una forte crescita del trasporto nazionale e flussi internazionali stabili verso Germania, Francia e Svizzera. Tuttavia, la concorrenza dei vettori dell’Est europeo erode gradualmente le quote di mercato. Le prospettive per il 2025 dipenderanno dalla capacità di rinnovare i mezzi e accelerare la transizione energetica.
Nel complesso, il settore europeo del trasporto su strada sembra avviarsi verso una fase di riequilibrio. Le sfide principali restano la riduzione dei costi, la carenza di autisti, la digitalizzazione e l’adeguamento alle politiche ambientali. In vista degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, sarà cruciale coniugare efficienza e sostenibilità.
*Anne Kerriou
Diplômée de l’École Supérieure de Journalisme de Lille, Anne a exercé l’essentiel de sa carrière dans la presse spécialisée Commerce international & Logistique, avant de rejoindre Upply.