Gioco d'azzardo multa

  1. Casino Playtech: Lo slot sembra elegante e minimalista.
  2. Casino Con Soldi Gratis - In cima a quello, pensiamo che Montreal si dirigerà in pausa in testa, prima di andare a vincere la partita.
  3. Push Gaming Slot: Se si perde il denaro si continuerà a giocare con il bonus, che sono legati a requisiti di scommessa.

Giocare al lotto online senza registrazione

Giochi Online Gratuiti Slot Machine
Ciò non significa che non ospitiamo giochi di slot classici come Rainbow Jackpots, Fishin' Frenzy e Sizzling Hot Deluxe nella nostra collezione di casinò nel Regno Unito.
Gioco Spin
Ora puoi accedere al tuo sito di gioco preferito e giocare a molti giochi del lotto diversi.
Ecco perché gratta e vinci online non sono mai falsificati, ed i risultati sono giusti e casuali.

Roulette trucchi

Vincite Casino Sanremo
I clienti possono utilizzare i servizi dell'istituzione giocando nel casinò Vegas Country sullo smartphone.
Teen Patti Gold
La vincita massima corrisponde a cinque simboli Wild allineati sulla linea attiva.
Alle Legale Online Casinos

Inflazione e manodopera: le preoccupazioni della Logistica

Quali sono le principali preoccupazioni dei professionisti della supply chain per il 2025? Una serie di indagini condotte tra Nord America ed Europa dipingono un quadro generalmente condiviso: su tutte, i dirigenti della Supply Chain indicano l’importanza di affrontare l’inflazione, le tensioni geopolitiche e la carenza di manodopera, alle quali vengono contrapposte, come potenziali soluzioni, la spinta all’innovazione (AI inclusa) e l’automazione. 

Nord America: inflazione e scarsa manodopera

Il ‘2025 Supply Chain Innovation Transformation Report di Kenco fornisce un quadro sul mondo della logistica professionale del Nord America.

Centocinquanta aziende logistiche nordamericane, intervistate a inizio 2025, hanno indicato come principale preoccupazione dei professionisti della supply chain per quest’anno l’inflazione, con un significativo 68% dei manager che considera questo tema di primaria importanza. 

L’inflazione può influenzare diversi aspetti della logistica, come i costi di produzione, trasporto e stoccaggio: l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei servizi può ridurre i margini di profitto e rendere difficile mantenere prezzi competitivi per i clienti. Di conseguenza, le aziende sono costrette a cercare soluzioni innovative per migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi.

Al secondo posto negli incubi della Supply Chain americana c’è la carenza di manodopera, segnalata dal 50% dei professionisti della catena logistica. 

Il problema è particolarmente sentito in settori come l’autotrasporto, il magazzino e la distribuzione, dove la domanda di lavoratori qualificati è elevata, ma stenta a trovare corresponsione sul mercato del lavoro. La mancanza di manodopera è una spina nel fianco dell’industria logistica perché può provocare rallentamenti dei processi e, nei casi più gravi, fermi operativi, aumentare i costi salariali e compromettere la capacità di soddisfare le richieste dei clienti. Non è un caso che per far fronte al problema, molte aziende stiano esplorando l’automazione e l’uso di nuove tecnologie per ottimizzare l’utilizzo delle risorse umane disponibili.

È conseguente il dato emerso dal sondaggio sul fatto che il 51% dei professionisti della supply chain nordamericana riporti la previsione di un aumento dei budget dedicati all’innovazione per il 2025. Ciò fa immaginare un maggiore impegno nell’investire in nuove tecnologie e nello sperimentare progetti che migliorino i processi.

Logistica nordamericana: soluzioni AI, automazione e 3PL

I manager logistici nordamericani puntano sull’intelligenza artificiale (IA), che emerge come una delle principali soluzioni per affrontare le preoccupazioni della supply chain. Secondo il sondaggio, il 41% delle aziende sta integrando l’IA nelle proprie strategie, con un terzo che già la utilizza per migliorare la visibilità dei dati, il 29% per il controllo qualità e il 26% per ottimizzare la gestione della manodopera. Tuttavia, viene rilevato anche un 35% delle aziende ancora impossibilitato ad utilizzare l’IA a causa delle politiche aziendali.

Il sondaggio ha rilevato anche un grande interesse per l’automazione, con un triplo ex-aequo sugli strumenti che i professionisti cercano di adottare nel prossimo anno: robotica, sensori-identificazione automatica e stampa 3D, rispettivamente al 43, 40 e 40 per cento.

Infine, la scelta degli sviluppatori cui affidarsi per l’innovazione della supply chain è un altro punto chiave indicato dal sondaggio Kenko: il 45% dei professionisti lavora con una combinazione di nuovi e affermati sviluppatori, mentre il 39% si affida esclusivamente a tecnologie affermate. Inoltre, c’è spazio per migliorare la collaborazione con i fornitori di servizi logistici di terze parti (3PL): solo il 13% ha dichiarato che il proprio 3PL ha identificato una necessità di innovazione e solo l’8% ha collaborato con un 3PL per portare in vita una tecnologia.

Logistica europea, tensioni internazionali e manodopera

Nel panorama delle aziende di logistica europee preoccupano soprattutto le tensioni geopolitiche, che prendono il sopravvento su atavici problemi come la carenza ormai cronica di autisti e di manodopera nei magazzini.

Sia il ‘Transportation Pulse Report’ di Transporeon, sia l’indagine “Discover New Paths to supply chain resilience: How are European businesses responding to disruption?” realizzata da Maersk, rilevano la tendenza a mettere l’instabilità economica che deriva dai capovolgimenti di fronte internazionali in cima ai crucci della Supply Chain – l’80% dei circa duemila intervistati da Maersk a fine 2024 e il 56% (condizioni economiche) e 50% (eventi geopolitici) del campione Transporeon.

Fors’anche perché godono dell’aumento collaterale delle tariffe di trasporto, ma i 3PL europei e nordamericani (il Transportation Pulse Report li considera entrambi) si sono dichiarati ottimisti per il 2025 in misura del 75%, contro un più modesto 38% degli operatori di Shipping.

Un problema assai sentito rimane comunque la disponibilità di manodopera: l’autotrasporto ne è afflitto da un decennio e la quota mancante conta all’incirca 60mila autisti solo in Italia, ma non è l’unica branca che deve preoccuparsi di trovare addetti.

Infatti, con un e-commerce che di anno in anno si espande, l’Italia come la UE intera non trovano un adeguato inserimento di figure lavorative specializzate nei magazzini e nella distribuzione: tra le cause, proprio l’aumento del costo del lavoro (il CCNL italiano ha ritoccato del +5% in media i salari) e la complessità della formazione necessaria perché risponda ai requisiti di sicurezza e qualificazione richiesti a livello comunitario. Si tratta di un processo che richiede – giustamente – del tempo, ma che non soddisfa le tempistiche iper-accelerate del mercato.

Nell’indagine Maersk viene riportato un altro dato interessante, che rispecchia una preoccupazione della logistica europea, ossia la diversificazione dei fornitori e un riavvicinamento al continente in modo da mitigare il rischio di future interruzioni della catena logistica: la metà abbondante della Supply Chain europea sta considerando di approvvigionarsi in nuovi Paesi e un terzo del campione intende rivolgersi a nazioni affacciate sul Mediterraneo o addirittura nel Vecchio Continente stesso.

Digitalizzazione anche per la Logistica UE

Infine, quella che ad oggi viene percepita come la panacea di tutti i mali: la digitalizzazione.

Il ‘Transportation Pulse Report’ di Transporeon registra un 51% di aziende europee favorevoli alla digitalizzazione, con una propensione ad integrare nuove tecnologie più spiccata tra i manager europei rispetto a quelli statunitensi (59% contro 39%).

Tuttavia, il quadro dell’indagine Transporeon sulla digitalizzazione riporta i dati con i piedi per terra: la metà abbondante del campione afferma infatti che entro la fine del 2025 prevede di digitalizzare non più del 25% dei processi e una loro automazione in misura superiore al 75% è appannaggio di una nicchia del 10%.

Certo, l’automazione può portare notevoli guadagni in termini di efficienza dei processi logistici, con tagli nell’ordine del 20-30% di costi operativi, tempistiche ed errori; all’AI viene riconosciuta la potenzialità di aiutare il decision making supportandolo con una robusta previsione della domanda, ma alla maggior parte delle aziende mancano sostanzialmente budget e know how per affinarne l’utilizzo in modo che faccia davvero la differenza.

Fonte: dcvelocity.com Logisticanews

Febbraio 2025

Andrea Lombardo

Questo elemento è stato inserito in News. Aggiungilo ai segnalibri.