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    Mezzi pesanti, criticità e sicurezza stradale nel Road Safety Report 2018 di Dekra

    Dekra Italia ha presentato l’undicesimo Rapporto sulla Sicurezza Stradale dedicato al Trasporto Merci. Il Rapporto è stato presentato a Roma da Toni Purcaro, Executive Vice President di Dekra. Alla tavola rotonda c’erano anche autorità istituzionali e politiche, tra cui, il Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati Alessandro Morelli; il segretario della Commissione Trasporti del Senato, Sen. Antonella Faggil’On. Vincenza Bruno Bossio, membro della Commissione Trasporti della Camera; il direttore centrale del Ministero dell’Interno delle specialità della Polizia di Stato, Prefetto Roberto Sgalla; il vice presidente di FAI/Conftrasporto, Paolo Uggé; il presidente di Milano Serravalle Milano Tangenziali SPA, Maura Carta; il Direttore Operation dell’Anas, Roberto Mastrangelo; Il direttore tecnico di ACI, Enrico Pagliari; il presidente di UNRAE Truck, Franco Fenoglio; il fondatore del #FORUMAutoMotive Pierluigi Bonora; il Direttore della rivista TIR, Massimo De Donato e Giueppe Guzzardi, Direttore di Vie&Trasporti.

    Revisione mezzi pesanti, tempi di attesa troppo lunghi

    Dal Rapporto si evince la richiesta di liberalizzare la revisione dei mezzi pesanti, come avviene già per le auto, in modo da ridurre i tempi eccessivi di attesa e dare più efficienza al sistema senza gravare di costi ulteriori allo Stato. Attualmente si arriva a sei mesi di attesa per prenotare la revisione. “E’ un tempo davvero che eccessivo che deve essere ridotto drasticamente a pochi giorni” – tuona il vice presidente di FAI/Conftrasporto, Paolo Uggé, rivolgendosi al Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Alessandro Morelli.

    Gli fa eco Toni Purcaro di di Dekra Italia: “occorre uniformare a livello internazionale le verifiche periodiche sui veicoli e adeguare la normativa presente imponendo l’obbligo del dell’assistente elettronico alla svolta che deve far parte dell’equipaggiamento prescritto dalla legge per tutti i veicoli commerciali, come il dispositivo di assistenza alla frenata d’emergenza e il sistema di avviso di mantenimento della corsia”.

    Mezzi pesanti troppi vecchi in Italia

    In quest’incontro si è parlato anche dei mezzi pesanti in Italia troppo vecchi in Italia, la cui vecchiaia è doppia di quella che si registra in Europa. Avere troppi vecchi significa più inquinamento meno tecnologia e dunque meno sicurezza sulle strade, secondo il Rapporto Dekra un mezzo moderno offre una serie di dotazioni di sicurezza che riducono del 34% gli incidenti rispetto ai mezzi vecchi che ne sono sprovvisti. A tal proposito i protagonisti del trasporto merci invocano con forza l’intervento deciso dello Stato: “serviranno vent’anni per arrivare ad avere tutti i camion euro 6, cosa che dovrebbe già essere oggi”, ha dichiarato, Franco Fenoglio, Presidente di UNRAE Truck.

    Concorrenza sleale stranieri

    Tantissimi, sono stati i punti evidenziati, dalla concorrenza sleale dei vettori stranieri, alla necessità di un grande piano di investimenti pubblici per la manutenzione ed il rinnovo della rete stradale ed autostradale italiana, ai problemi di sicurezza sul lavoro degli autisti, ai costi minimi per la sicurezza stradale, ai controlli sulle strade già realizzati in modo efficiente dalla Polizia Stradale. Presenti alla tavola rotonda anche diversi giornalisti tra cui il promotore di #FORUMAutoMotive PierluigiBonora, il Direttore del giornale Tir Massimo De Donato e Giueppe Guzzardi Direttore di Vie&Trasporti.

    Sicurezza stradale mezzi pesanti

    A proposito di sicurezza stradale dal Rapporto Dekra è emerso anche che i veicoli commerciali leggeri sono più pericolosi dei bisonti della strada. Dei 26.000 decessi in Europa del 2015, infatti il 15% è stato imputabile ai bisonti della strada. I veicoli commerciali leggeri al di sotto dei 3.5t, risultano ancora più pericolosi, con una percentuale vicina quasi al 2% in piùrispetto a quelli più pesanti.

    Negli ultimi 10 anni il maggior calo nei decessi UE si è verificato proprio in Italia (-78%),Spagna (-60%) e Grecia (-59%). Gli incidenti che vedono coinvolti veicoli merci seppur diminuiti sono più frequentemente mortali. Questo è ancor di più vero per i mezzi pesanti. Il Rapporto, che quest’anno focalizza sulla Sicurezza Stradale del Trasporto merci, evidenzia come il 55% dei decessi si verifica sulle strade statali il (25% aree urbane, 19% autostrade). Come sempre l’homo smartphone è un primate pericoloso ed è la distrazione, come per tutti gli altri veicoli, a giocare un ruolo fondamentale nell’incidentalità. Prima causa di incidenti mortali, è la scrittura di messaggi con il cellulare, seguito dalle conversazioni al telefono ma anche mangiare e fumare alla guida.

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