I pedaggi autostradali non aumenteranno ad agosto. È ufficiale: l’emendamento che prevedeva un ritocco verso l’alto delle tariffe è stato definitivamente rimosso dal testo del decreto Infrastrutture.
La nuova versione dell’emendamento, appena depositata dai relatori presso le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, conserva le disposizioni tecniche legate all’attività dell’Anas, ma esclude ogniriferimento a incrementi tariffari. La misura iniziale, presentata venerdì 4 luglio, prevedeva un aumento simbolico di 1 euro ogni mille chilometri percorsi, destinato a incrementare le risorse che le concessionarie versano ad Anas. Questi fondi avrebbero alimentato il bilancio dell’ente per sostenerne le funzioni operative sulla rete stradale nazionale.
Il provvedimento, del valore stimato di 90 milioni di euro annui, aveva generato notevole dibattito politico.
Rimane in vigore la parte dell’emendamento che regola l’uso del Fondo centrale di garanzia, utilizzabile da Anas anche per coprire spese straordinarie derivanti da controversie con le imprese appaltatrici.
Inoltre, viene eliminata l’obbligatorietà di notificare preventivamente alla Commissione europea la sottoscrizione della nuova convenzione con Anas. Secondo i documenti tecnici, il confronto con Bruxelles ha già definito un quadro giuridico solido, rendendo superfluo questo passaggio formale e accelerando l’effettiva applicazione della convenzione.