Operatori e vettori dovranno adeguarsi al nuovo sistema ICS2 per evitare blocchi e sanzioni.
L’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli comunica che dal 1° gennaio 2026 gli operatori dovranno adeguarsi al nuovo sistema ICS2 per garantire la corretta gestione delle importazioni.
La circolare n. 725983 del 20 novembre 2025 specifica che l’obbligo riguarda vettori stradali, ferroviari e anche i mezzi che accedono all’UE tramite traghetti, i quali dovranno inviare la Dichiarazione Sommaria di Entrata (ENS) prima dell’arrivo al porto comunitario.
Che cos’è il nuovo sistema ICS2
Il nuovo sistema ICS2 (Import Control System 2) è la piattaforma elettronica dell’UE per la sicurezza doganale.
Sostituisce ICS1 e introduce la presentazione anticipata della ENS con dati completi su tutte le merci in ingresso nel territorio doganale dell’Unione, incluse Irlanda del Nord, Norvegia e Svizzera.
L’obiettivo è migliorare la sicurezza dei confini, rendere più efficiente la gestione dei rischi, velocizzare i flussi di commercio legittimo e standardizzare le informazioni.
Come adeguarsi al nuovo ICS2
Per implementare correttamente il nuovo sistema ICS2, gli operatori che presentano ENS in autonomia devono collegarsi allo Shared Trader Interface (STI) seguendo le procedure ADM.
In alternativa, è possibile utilizzare service provider esterni per inviare le dichiarazioni senza interfacciarsi direttamente con i sistemi unionali.
ADM ricorda che a novembre 2025 solo 11 operatori hanno completato la registrazione del certificato di firma qualificata necessario per l’uso dello STI.
Fine di ICS1 e rischio di blocchi
Dal 1° gennaio 2026, il sistema ICS1 sarà dismesso.
Senza adeguamento al nuovo sistema ICS2, le ENS non potranno essere presentate e le merci in arrivo nell’UE rischieranno blocchi operativi e possibili sanzioni.
ADM invita gli operatori a garantire dati completi e accurati, per evitare ritardi e non conformità.
Fonte: Assotir

