L’integrazione crescente di automazione e robotica sta trasformando radicalmente il settore del packaging, in particolare nei comparti alimentare, snack e bevande.
Secondo il report ‘2024 Snack Foods Packaging Trends’ di PMMI (The Association for Packaging and Processing Technologies), l’automazione è ormai una priorità per i produttori di snack, spinti dalla domanda di prodotti “on-the-go” e dalla necessità di garantire una coerenza produttiva. Nel mondo dolciario, l’automazione consente di scalare la produzione riducendo gli errori umani e mantenendo elevati standard igienici.
Nel comparto beverage, invece, si osserva una transizione verso vetro e lattine come alternative alla plastica, con macchinari automatizzati in grado di gestire formati variabili.
Come evidenzia il report, sempre a firma PMMI, ‘2025 Embracing Operational Readiness’, il 78% dei partecipanti considera la produttività il fattore principale nelle scelte tecnologiche, seguito da automazione e contenimento dei costi (47%).
Il 65% delle aziende CPG (Consumer Packaged Goods), secondo un sondaggio di Packaging World, prevede di investire in robotica e cobot entro l’anno, principalmente per contrastare l’impatto della carenza di manodopera.
Oltre che sinonimo di soluzione contro la difficoltà a reperire forza lavoro, automazione significa anche miglioramento dell’engagement lavorativo: liberare gli operatori da compiti ripetitivi consente loro di spostarsi verso ruoli più sicuri e stimolanti, contribuendo alla loro fidelizzazione nei confronti dell’azienda. La robotica di fine linea è oggi l’area a maggiore crescita, ma si assiste anche alla diffusione di tecnologie emergenti come machine vision, interfacce multilingua e AI.
Sempre il report Transforming Packaging and Processing Operations di PMMI sottolinea come AI, realtà aumentata e virtuale stiano aprendo nuovi scenari per manutenzione predittiva e semplificazione operativa.
L’Europa automatizza: tra leadership industriale e nuovi paradigmi sostenibili
L’adozione di sistemi automatizzati nella filiera europea del packaging è in piena espansione.
Secondo analisi di settore, come l’analisi di mercato proiettata al 2030 eseguita da Mordor Intelligence, il mercato dell’automazione nel packaging sta crescendo con un CAGR del 5,8% dal 2021 al 2026.
Si tratta di una tendenza in linea con una dimensione globale che potrebbe raggiungere, secondo Fundamental Business Inside, i 166,8 miliardi di dollari entro il 2034, dagli iniziali 79,4 miliardi nel 2024.
In Italia, il comparto delle macchine per il packaging ha superato nel 2023 i 10 miliardi di euro di fatturato (dati Centro Studi Mecs-Ucima, 12esima Indagine Statistica Nazionale, su 594 aziende e 38.219 addetti), con l’80% destinato all’export.
L’Emilia-Romagna si distingue come polo industriale di riferimento, generando oltre il 60% del fatturato nazionale, mentre il 57% della domanda italiana proviene dal food & beverage, trainato dalla necessità di packaging performante e igienico, sempre secondo Mordor Intelligence.
Per quanto riguarda l’Europa, Regno Unito, Germania e Francia guidano l’adozione delle tecnologie automatizzate, puntando su robot collaborativi, sistemi pick & place e soluzioni smart per la tracciabilità. Amazon ha già installato oltre 70 macchine automatiche in Europa per creare imballaggi su misura, in linea con i trend della ‘servitizzazione’ e della sostenibilità.
L’automazione non è solo una scelta strategica, ma anche ambientale: il nuovo Regolamento UE 2025/40 spinge infatti le aziende a ridurre l’impatto del packaging e le tecnologie cosiddette intelligenti aiutano a contenere sprechi e ottimizzare risorse, rispondendo alle richieste dei consumatori europei, sempre più attenti alla sostenibilità.
Fonte: foodlogistics.com