L’indagine dell’istituto di vigilanza rileva che nel 2024 l’incidenza dei costi logistici sull’interscambio commerciale è aumentata, sia per le esportazioni (2,5%) che, in misura maggiore, per le importazioni (4,2%), rispetto ai valori più bassi registrati nel 2023.
È stata diffusa in questi giorni la periodica indagine sui trasporti internazionali di merci condotta da Banca d’Italia, condotta presso un campione rappresentativo di operatori, con lo scopo di raccogliere le informazioni necessarie per la stesura della bilancia dei pagamenti e la stima dei costi unitari dei trasporti, sia in ingresso che in uscita dal paese, per modalità di carico.
Nel 2024 i costi di trasporto per l’import-export italiano sono aumentati sensibilmente. Secondo la più recente indagine della Banca d’Italia, l’incidenza dei costi logistici sull’interscambio commerciale ha raggiunto il 2,5% per le esportazioni e il 4,2% per le importazioni, in crescita rispetto ai livelli più contenuti del 2023. L’analisi, condotta su un campione rappresentativo di operatori, contribuisce alla redazione della bilancia dei pagamenti e alla stima dei costi unitari di trasporto per modalità di carico.
Il report evidenzia come le tensioni internazionali stiano trasformando profondamente il settore logistico, influenzando in modo diretto l’economia italiana. In particolare, l’aumento dei costi è dovuto principalmente ai rincari del trasporto marittimo containerizzato, in seguito alla deviazione delle rotte navali nel Mar Rosso a causa degli attacchi degli Houthi.
L’impatto sul trasporto marittimo
Il trasporto marittimo è quello che ha subito l’impatto maggiore: i noli container sono aumentati del 52,4% (in dollari per TEU), mentre quelli legati all’export sono rimasti più stabili. La deviazione obbligata verso il Capo di Buona Speranza ha causato un allungamento dei tempi di transito e un aumento dei costi operativi, generando forti pressioni sui porti europei, con conseguente rincaro delle tariffe di stoccaggio e movimentazione.
l deficit della bilancia dei trasporti mercantili si è ampliato: dai -9,5 miliardi di euro nel 2023 ai -11,8 miliardi nel 2024, ben oltre la media pre-pandemia di -3/-6 miliardi. Tra le criticità strutturali segnalate dal report spicca la scarsa presenza dei vettori nazionali, che penalizza la bilancia dei pagamenti.
Trend nei vari segmenti di trasporto
- Bulk navale: i costi per il bulk liquido (petrolio e prodotti chimici) sono calati per effetto di una minore domanda, mentre sono aumentati per il bulk solido (minerali, cereali), influenzati dalla guerra in Ucraina e dalle rotte interrotte nel Mar Rosso.
- Ro-Ro: i costi sono scesi, complice la crisi dell’automotive e il calo della movimentazione di bisarche, soprattutto nei collegamenti con Francia, Nord Europa e Turchia.
- General cargo: tariffe in calo per macchinari e mezzi di trasporto, in crescita invece per prodotti chimici, materiali da costruzione e forestali.
Trasporto ferroviario e stradale
Nel 2024 i costi ferroviari per tonnellata sono aumentati, in particolare verso mercati lontani come Regno Unito, Scandinavia e Paesi Baltici. Il settore bulk ha registrato aumenti superiori rispetto ai container. Sullo sfondo, le difficoltà di transito sulla “via della seta” dovute al conflitto ucraino.
Per il trasporto stradale, i costi sono rimasti pressoché stabili, salvo un leggero aumento del 2% in Francia e Germania. In compenso, i noli netti sono scesi del 3%, bilanciati dall’aumento dei costi ausiliari come intermediazione e handling.
Trasporto aereo
Il trasporto aereo ha registrato un’impennata dei costi per le importazioni, in gran parte a causa dell’incremento dei volumi (+26% dalla Cina) legato alla necessità di evitare i rischi del trasporto via mare. Le tariffe per l’export, invece, sono diminuite, soprattutto nei collegamenti con il Nord America.
L’aumento dei volumi ha determinato una pressione crescente sugli aeroporti italiani, con tariffe più alte per stoccaggio e movimentazione. L’espansione delle compagnie asiatiche ne ha rafforzato la presenza nel mercato del cargo internazionale.