Nuovi dati indicano un rialzo dei noli stradali in Europa nel terzo trimestre 2025, con segnali di domanda in ripresa.
Il terzo trimestre 2025 segna un incremento significativo nei noli stradali europei, con un impatto diretto sul trasporto internazionale.
Sia le tariffe spot che quelle contrattualizzate hanno raggiunto quota 134 punti, con un aumento di 1,7 punti rispetto al trimestre precedente. Su base annua, i valori crescono rispettivamente di 1,9 e 3,1 punti.
La domanda mostra segnali di ripresa, sostenuta dal retail e da un temporaneo recupero manifatturiero registrato ad agosto, nonostante permane una certa fragilità nelle dinamiche di mercato.
Indicatori di mercato: fiducia in aumento, costi misti
L’indice di fiducia del comparto migliora a 12,7, suggerendo un probabile ulteriore aumento dei noli nel prossimo trimestre.
I prezzi dei carburanti restano stabili, mentre il CNG cala ulteriormente in Italia e Spagna, contribuendo solo in parte al contenimento dei costi.
Al contrario, diversi Paesi hanno registrato importanti aumenti dei pedaggi:
- Romania: +17,8%
- Bulgaria: +7,7%
- Slovacchia: +40,9% (con aumento IVA a luglio)
Queste dinamiche incidono direttamente su logistica merci e costi operativi dell’autotrasporto europeo.
Capacità sotto pressione: immatricolazioni in forte calo
Le capacità disponibili rimangono limitate a causa del drastico calo nelle nuove immatricolazioni: meno di 32.000 veicoli, pari a un -39%.
In aggiunta, il settore dei trasporti in Germania registra un alto tasso di insolvenze, accentuando l’instabilità della rete europea.
La riduzione della capacità operativa impatta la pianificazione logistica, riducendo la disponibilità di mezzi e contribuendo all’aumento progressivo delle tariffe.
Outlook Q4 2025: pressione rialzista ma contesto fragile
Le previsioni per il prossimo trimestre indicano una moderata pressione al rialzo dei noli, trainata da:
- stagionalità e re-stocking,
- miglioramenti nel manifatturiero,
- capacità di flotta ridotta.
Nonostante ciò, il settore rimane frammentato e vulnerabile, con forti differenze tra mercati nazionali e performance economiche irregolari.
Il trasporto internazionale si trova quindi in una fase di transizione delicata, tra segnali di recupero e criticità strutturali ancora irrisolte.
Fonte: ITJ | Transport Journal

