CORTE DI GIUSTIZIA UE Tempi di guida e di riposo: la Corte UE interpreta il Regolamento (CE) n. 561/2006
Con sentenza nella causa C-513/17, pubblicata il 26 settembre scorso, la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha fornito una nuova interpretazione della normativa europea sui tempi di guida e di riposo, pronunciandosi in merito all’interpretazione dell’art. 19, paragrafo 2, del Regolamento (CE) n. 561/2006.
La sentenza trova origine in un rinvio pregiudiziale del tribunale circoscrizionale di Colonia e riguarda in particolare le sanzioni amministrative dovute a infrazioni commesse nello Stato membro di stabilimento dell’impresa, ma inflitte dalle autorità competenti di un altro Stato membro (quello in cui l’infrazione è stata constatata). L’art. 19, paragrafo 2, del Regolamento dispone che le autorità competenti di uno Stato membro possono “infliggere una sanzione a un’impresa e/o un conducente per un’infrazione al presente regolamento rilevata sul suo territorio e per la qual e non sia già stata imposta una sanzione, anche qualora detta infrazione sia stata commessa sul territorio di un altro Stato membro o di un Paese terzo”.
Continua con Giurisprudenza del trasporto – Novembre 2018