Trasporto merci: nel 2018 il 44% di import/export viaggia su gomma

Nel 2018 il 44% dei trasporti ha viaggiato su gomma a fronte del 30,1% via nave e al 14,8% del trasporto via ferrovia. Lo si evince da un focus redatto da Confartigianato Trasporti. 

In particolare le esportazioni sono trasportate su strada per il 47,3% e le importazioni per il 41,0%; rispetto al 2017, la quota delle esportazioni è stabile mentre le importazioni scendono di un punto percentuale. In volume il 52,7% del commercio estero viene trasportato per mezzo di navi, il 26,7% è trasportato su strada e l’11,8% tramite la ferrovia.

La quota di mercato dei vettori italiani nel trasporto internazionale delle merci su strada è pari al 20,5% e registra un recupero di 0,3 punti percentuali rispetto al 2017. Nel lungo periodo si osserva una costante riduzione della quota che tra il 2008 e il 2018 scende di 11,6 punti percentuali.

Si registra poi una costante riduzione del peso dei vettori nazionali a vantaggio di imprese di trasporto di paesi a più basso costo del lavoro. Situazione analoga che si verifica anche rispetto alle tonnellate di merci trasportate. I Paesi a basso costo del lavoro acquisiscono quote di mercato a fronte di una perdita delle stesse registrata dall’Italia e dai Paesi dove il costo del lavoro grava maggiormente.

Dal confronto europeo sul paese di origine degli autotrasportatori più attivi nell’interscambio commerciale su strada nell’UE da e verso l’Italia emerge la Polonia al 1° posto con 25.073 milioni di tonnellate per kilometro, seguita da Italia con 10.853 milioni di t-km. A fronte di una caduta delle quote di mercato gli autotrasportatori italiani hanno evidenziato un marcato efficientamento delle proprie imprese, con un robusto aumento della produttività delle piccole imprese di trasporto merci. Dall’analisi dei dati Eurostat emerge che nel 2016 la produttività del trasporto merci su strada delle piccole imprese cresce del 18,5% rispetto al 2008 fronte di un calo di 4,6% registrato dalla Germania, riducendo il gap che, nel 2016, arriva ad essere di soli 1,8 punti percentuali. Nell’ultimo triennio la produttività dei piccoli autotrasportatori italiani sale del 16,8%nell’ultimo triennio rispetto al calo del 2,7% degli omologhi tedeschi.
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