La carenza di camionisti è un problema cronico.

Molti operatori hanno difficoltà. Qual è la soluzione?

L’età della popolazione dei conducenti è uno dei motivi per cui si tratta di un problema cronico.

Molti camionisti stanno raggiungendo l’età della pensione. Ma non così tante nuove persone si uniscono alla professione.

Di conseguenza, gli operatori dei trasporti, soprattutto le piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore dell’industria dei trasporti su strada, hanno difficoltà ad assumere nuovi autisti.

L’ultimo sondaggio dell’IRU sulla carenza di autisti di camion ha rilevato che oltre il 50% delle aziende di autotrasporto nella maggior parte dei paesi affronta difficoltà gravi o molto gravi nell’assumere autisti qualificati.

Lo studio IRU sulla carenza di autisti di camion del 2023 si basa su 4.700 operatori provenienti da 36 paesi che rappresentano oltre il 70% del PIL globale.

Cosa si può fare? Diventare un camionista deve essere reso più accessibile.

Gli elevati costi di formazione, licenza e assicurazione rendono costoso diventare un camionista. In Francia, ad esempio, il costo medio per ottenere la patente di camionista e il Certificato di idoneità professionale (CPC) è di 5.250 euro, oltre tre volte il salario minimo mensile.

Nel frattempo, il programma di “skills bootcamps” del Regno Unito, lanciato alla fine del 2021, ha portato a un numero record di persone che hanno ottenuto la licenza.

Il programma governativo copre i costi per ottenere la patente di camion e il CPC, arrivando fino a coprire il costo dei test medici. Il governo ha stanziato ulteriori 50 milioni di sterline per il periodo 2024-2025.

Anche il divario “scuola-ruota” deve essere colmato. In alcuni paesi l’età minima per guidare per il trasporto internazionale di merci è ancora compresa tra i 21 anni.

Ma non è tutto. La professione deve essere resa più attraente.

Una drastica mancanza di aree di parcheggio sicure in molte parti del mondo sta riducendo l’attrattiva della professione.

Tuttavia, in luoghi con una popolazione che invecchia come l’Europa, il pool disponibile di talenti locali potrebbe non essere sufficiente a colmare il divario.

Dovrebbe essere facilitato l’accesso degli autisti qualificati di paesi terzi alla professione, consentendo ai paesi con un surplus di autisti professionisti di contribuire a colmare le lacune ove necessario.

Fonte Iru

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