Contratto Nazionale della Logistica: l’evoluzione dei profili lavorativi

Prosegue l’agenda negoziale per promuovere aggiornamenti e modifiche al contratto nazionale di un settore che conta oltre un milione di lavoratori

Il settore della logistica è in continua e frenetica evoluzione ed è forse uno dei più ricettivi in assoluto rispetto alle spinte dell’innovazione tecnologica e delle nuove esigenze del mercato. 

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il trasporto merci, la logistica e le spedizioni sta dunque vagliando importanti modifiche per adeguarsi a alla realtà corrente e cercare di tenere il passo. In vista diverse evoluzioni nei profili lavorativi, ma anche sulle tutele normative ed economiche previste.

Profili lavorativi: le new entry

La fluidità del mercato professionale che orbita attorno alla logistica è evidente: basti dare un’occhiata alle figure professionali che, solo fino a qualche anno fa, non si immaginavano nemmeno o erano note solo a una ristretta cerchia di specialisti e che, adesso, sono conosciute persino dagli studenti di scuola superiore.

Di fatto, si possono dividere le modifiche nel campo dei profili professionali in due gruppi, quelle in entrata e quelle in uscita.

Tra le prime rientrano le professioni portate dalla digitalizzazione, come i Data Scientist e i Cybersecurity Analyst, mentre fra le seconde si annoverano quelle che la digitalizzazione ha mandato (o sta mandando) in pensione, come cassieri e dattilografi.

Nuove figure professionali

Data Scientist: esperti nell’analisi dei dati, che contribuiranno a ottimizzare le operazioni logistiche attraverso l’intelligenza artificiale.

Cybersecurity Analyst: responsabili della sicurezza informatica, proteggendo i sistemi logistici da minacce esterne.

Aggiornamento dei profili esistenti

Dattilografa: questa figura, ancora presente nel sistema di classificazione, uscirà di scena. La digitalizzazione ha reso obsoleta questa professione.

Gestori delle casse in contanti: con pagamenti sempre più digitali, questa figura avrà una nuova definizione.

L’agenda del negoziato

A proposito della durata e dei partecipanti al negoziato, che riguarda oltre un milione di lavoratori, si parla delle principali sigle di settore: Filt Cgil e le 24 associazioni di categoria che formano la rappresentanza datoriale (Anita, Confetra, Conftrasporto, artigianato e le 3 centrali cooperative). 

L’agenda degli incontri si protrae fino a luglio, con l’auspicio che entro l’estate venga impressa un’accelerazione tale da portare il contratto ad essere ridefinito. 

Gli obiettivi imminenti

Gli obiettivi del negoziato tra sindacati e associazioni datoriali è il miglioramento economico e normativo del settore logistico.

Tra le priorità ci sono la rivalutazione dei salari al fine di compensare la perdita di potere d’acquisto, l’aggiornamento delle norme sulla formazione, sulla salute e sulla sicurezza e la work-life balance, ossia quei meccanismi di gestione della settimana lavorativa e di welfare aziendale che consentono ai lavoratori di avere un rapporto soddisfacente tra tempo dedicato al lavoro e tempo dedicato alla famiglia.

Prossimi punti da discutere: orario di lavoro e allargamento dei diritti

La discussione sulla compensazione del disagio per i turni del personale viaggiante e non viaggiante attraverso una riduzione dell’orario a parità di salario è una delle prossime questioni sul piatto, già programmata per il 16 maggio; tra le proposte anche il ricorso alla formazione per ridurre l’orario senza penalizzare i lavoratori dal punto di vista salariale.

Per quanto riguarda, invece, l’approfondimento su tutele normative ed economiche l’appuntamento è per fine mese. In coda rimangono le non secondarie discussioni sugli altri diritti da allargare, tra i quali la clausola sociale, ossia l’estensione delle tutele in caso di cambio di appalto.

I sindacati chiedono aumenti salariali

I sindacati chiedono inoltre un aumento del 18% sul trattamento economico complessivo (Tec), per ovviare alla perdita di potere d’acquisto. Recuperare l’inflazione del 2023 sarebbe obiettivo non da poco.

A ciò si aggiunge la discussione sull’Indennità di Copertura Economica (Ice), già erogata per coprire la vacanza contrattuale: elemento retributivo previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore della logistica, trasporto merci e spedizioni, si tratta di un istituto contrattuale temporaneo. 

Erogata da aprile, sarà comunque incrementata ad ottobre 2024 in caso di mancato rinnovo del CCNL, con importi calcolati in base all’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) riferito all’annualità 2023. Tra i beneficiari ci sono sia il personale non viaggiante, sia quello viaggiante.

Il settore logistico riveste in ogni caso un ruolo strategico per l’economia nazionale e il rinnovo contrattuale mira a garantire diritti, sicurezza e adeguati compensi per i lavoratori, dovendo tenere conto delle sfide e delle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica.

Fonte Logisticanews  di Andrea Lombardo

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