Il Tirolo non demorde, nonostante le
proteste di Italia e Germania: il Land ha, come annunciato, emesso un altro
divieto di circolazione settoriale per limitare il transito dei Tir lungo
l’asse del Brennero.
Il regolamento vieta il trasporto di cinque ulteriori gruppi merci da
Kufstein/Langkampfen a Ampass. Esclusi sono solo gli autocarri dell’Euroclass
VI-D e viene limitato il traffico per i vecchi camion Euroclasses. Soprattutto,
quest’ultima eccezione solleva questioni dal diritto dell’Ue perché offre vantaggi
agli autotrasportatori tirolesi.
Finora otto gruppi di prodotti trasportati sono già stati banditi, come
rifiuti, pietre e materiale di scavo, acciaio, marmo e piastrelle. Dal 1 gennaio
2020, altri prodotti come carta e cartone, prodotti petroliferi liquidi,
cemento, calce e gesso, tubi e sezioni cave e grano non potranno più essere
trasportati da veicoli superiori a 7,5 tonnellate sull’autostrada A12 Inntal
tra Kufstein/Langkampfen e Ampass.
«L’obiettivo è l’implementazione di un pedaggio per corridoi da Monaco a
Verona, che renda la strada meno attraente e più costosa per il traffico di
camion, consentendo ai trasportatori di trasportare la merce su rotaia»,
sottolinea Guenther Platter, il governatore tirolese in una nota.
Nel frattempo si muovono gli Stati. «Il traffico su gomma lungo il corridoio
del Brennero è una sfida regionale, che deve essere affrontata in maniera
congiunta dagli Stati attraverso contatti diretti fra Germania, Austria e
Italia, in uno spirito di buon vicinato. È per questa ragione che le
discussioni con tutte le autorità competenti sono in corso per trovare una
soluzione adeguata». Così una portavoce della Commissione europea commenta
l’incontro fra tecnici dei ministeri tedesco, austriaco e italiano di oggi
pomeriggio a Bruxelles per discutere delle limitazioni al traffico decise dal
Tirolo austriaco. La riunione è stata convocata dalla commissaria Ue ai
trasporti, Violeta Bulc, che però non sarà presente all’incontro.
da l’Adige