Diffuso dal Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti il Rapporto 2020 contenente le statistiche sull’incidentalità nei
trasporti stradali.
Il Rapporto del MIT indaga gli incidenti nei trasporti stradali sotto diversi
profili di analisi tra cui: la localizzazione territoriale, il numero di morti
e feriti e le rispettive caratteristiche anagrafiche, la tipologia di utente
della strada coinvolto, le cause accertate o presunte degli eventi, la categoria
di strada interessata, gli infortuni sul lavoro con mezzo di trasporto.
Il numero complessivo di incidenti con lesioni a persone nel 2019 è stato pari
a 172.183, avvenuto per il 73,8% su strade urbane, per il 5,3% su autostrade e
raccordi, per il 20,9% su strade extraurbane. Per queste ultime si è
riscontrato l’indice di mortalità più alto.
Focalizzando l’attenzione sugli incidenti rilevati nel 2019 per “autostrade e
raccordi” (valore assoluto: 9.076; incidenza % sul totale ascrivibile a tutte
le tipologie di strada: 5,3%), gli incidenti complessivi sulla rete
autostradale in concessione con conseguenze sulle persone sono stati 6.122,
imputabili per il 77,8% ai veicoli leggeri e per il 22,2% ai veicoli pesanti,
in flessione rispetto al 2018 (-0,7%). Sempre rispetto all’anno precedente, si
registrano dinamiche sensibilmente in crescita per la componente leggera in
termini di numero di incidenti, morti e feriti contrariamente a quanto accade
per il trasporto pesante. Quest’ultimo, tra il 2010 e il 2019, ha conosciuto
inoltre una riduzione dell’incidentalità pari al -10%.
Gli infortuni denunciati all’Inail e avvenuti nel 2019 con il coinvolgimento di
un mezzo di trasporto (inclusi quelli occorsi ai conducenti professionali alla
guida di un camion), sono stati 91.832 ed hanno rappresentato il 14,2% degli
infortuni complessivamente denunciati, pari a 644.803, con un discreto
decremento (-2,9%) rispetto all’anno precedente.
I dati provvisori dell’INAIL, riferiti all’arco temporale gennaio-settembre
2020 e messi a confronto con quelli rilevati nell’analogo periodo del 2019,
evidenziano un significativo calo delle denunce di infortunio in occasione di
lavoro con mezzo di trasporto e della relativa mortalità (oltre -33%).
L’incidenza del fenomeno infortunistico stradale è diminuita nel 2020 (dal
12,0% dei primi nove mesi del 2019 al 9,5%), con un calo del numero di denunce
ben più importante di quello riscontrato negli infortuni senza mezzo di
trasporto coinvolto (il -37,9% per gli “stradali” è quasi il doppio del -19,6%
degli altri).
Un’analisi per attività economica, limitatamente agli infortuni “stradali” in
occasione di lavoro, indica come l’attività dei “Trasporti e magazzinaggio” ne
sia la più interessata, rispetto ad altri settori economici. Tale prevalenza è
confermata anche per i primi nove mesi del 2020, ma le denunce per infortunio
risultano comunque in forte calo rispetto all’analogo periodo del 2019.
Con riferimento alle denunce dell’INAIL di infortuni sul lavoro con mezzo di
trasporto coinvolto, relativamente al 2019, emerge che il lunedì è il giorno in
cui si contano più incidenti (il 19,2% di quelli verificati in settimana).
Le rilevazioni statistiche contenute nel Rapporto sono a cura del MIT e di
altri enti ed Associazioni che si occupano di circolazione stradale (ISTAT,
ACI, Polizia Stradale e Carabinieri, INAIL, ANAS, AISCAT, ..). Le rilevazioni
sono tutte scaricabili al link https://www.mit.gov.it/node/14702.
Qui è possibile
visualizzare un’estrazione di alcune statistiche contenute nel Rapporto.