L’interporto Centro Ingrosso punta sullo scalo intermodale friulano per servire il triangolo industriale del Nord Est. Dispone di sette binari con ampi piazzali e magazzini raccordati. Con ulteriori ambizioni di crescita.
L’ambizione
è quella di diventare un hub
ferroviario per il nord e il centro Europaponendosi al centro
del triangolo industriale del Nord Est. L’interporto Centro Ingrosso di
Pordenone lancia una sfida coraggiosa dopo che altre esperienze, come lo scalo
intermodale di Cervignano, hanno messo in luce la difficoltà a inserirsi da
protagonisti nel competitivo settore delle strutture terminalistiche.
All’interno dell’area dell’Interporto Centro Ingrosso di Pordenone s’inaugura a
maggio 2019 il terminal ferroviario intermodale. Lo scalo si compone di sette
binari di cui tre elettrificati per la presa-consegna dei convogli e quattro
operativi che in prospettiva saranno tutti a standard europeo di 750 metri. I
piazzali a disposizione del terminal superano i 100mila metri quadri. Quando la
struttura sarà pienamente a regime permetterà di trasferire dalla strada alla
ferrovia, a livello teorico, fino a 180mila trasporti l’anno.
La
piattaforma è progettata anche per l’eventuale ricevimento di treni dell’autostrada
viaggiante (RoLa) e predisposta per l’installazione di gru
a portale. Il Centro Ingrosso ha una superficie totale di 840mila metri quadri
con magazzini raccordati e di stoccaggio, centro logistico, officine e aree per
il commercio all’ingrosso. L’interporto punta a fare da cerniera tra i porti
dell’Adriatico (ma guardando fino a La Spezia), e l’Europa centro-orientale.
Idealmente infatti si trova posizionato tra il corridoio europeo Baltico
Adriatico, quindi nelle relazioni tra Italia e Polonia e il corridoio
Mediterraneo che collega la penisola iberica con il confine ungherese.
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