Il settore logistico a caccia di talento

Il settore logistico sta vivendo una trasformazione senza precedenti grazie all’avvento delle tecnologie digitali e dell’automazione. 

Sui mercati europei è una condizione evidente: ad esempio, in Spagna, il dato diffuso dall’INE (Istituto Nazionale di Statistica) sulla crescita del 4,5% dell’industria della logistica e dei trasporti nell’ultimo anno è messo in diretta correlazione con la progressione tecnologica. 

Questa crescita sarebbe infatti guidata proprio dall’adozione di soluzioni tecnologiche innovative e da una maggiore attenzione alla sostenibilità. Per supportare la crescente digitalizzazione del settore, le aziende logistiche si trovano di fronte alla sfida di trovare talenti altamente qualificati.

Di Andrea Lombardo

Automazione e tecnologie digitali: richiesta di nuovi talenti

L’automazione della supply chain, la digitalizzazione dei processi e l’integrazione di soluzioni tecnologiche avanzate stanno trasformando radicalmente il settore logistico. 

Le aziende stanno infatti implementando sistemi di gestione dell’informazione, intelligenza artificiale e robotica, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa, ridurre gli errori e ottimizzare i tempi di consegna. 

Questa spinta verso l’automazione richiede una nuova generazione di professionisti con competenze specifiche nel campo della tecnologia e dell’ingegneria, aprendo così non soltanto ad un possibile turnover, ma soprattutto alla creazione di posti di lavoro sinora inediti in grado di attrarre forza lavoro tra i giovani.

La sostenibilità come pilastro fondamentale

Oltre all’automazione, le aziende logistiche sono sempre più impegnate nella promozione della sostenibilità ambientale. La riduzione delle emissioni di CO2, l’ottimizzazione delle rotte di trasporto e l’adozione di pratiche eco-friendly sono diventate priorità per il settore. 

Di conseguenza, anche la richiesta di professionisti con competenze in sostenibilità e gestione ambientale è in costante crescita.

Si tratta di figure professionali molto specifiche, che richiedono anche uno sforzo di lungimiranza da parte delle istituzioni dell’Alta Formazione, come le Università.

L’importanza della formazione e dello sviluppo

Per far fronte a queste nuove esigenze, le aziende logistiche devono investire nella formazione e nello sviluppo del personale. 

È fondamentale, infatti, fornire ai lavoratori le competenze necessarie per utilizzare le nuove tecnologie e comprendere i principi della sostenibilità. 

Programmi di formazione interni o collaborazioni con istituti accademici possono aiutare a colmare il divario di competenze e garantire la presenza di talenti qualificati nel settore.

Non può però trattarsi di interventi spuri: è necessario un cambio di mentalità dell’intero settore, per far sì che certe pratiche divengano parte integrante della quotidianità lavorativa e diano effettivamente i loro frutti.

La Spagna come esempio di crescita nel settore logistico

La Spagna è un esempio significativo di come la domanda di talento nel settore logistico stia aumentando. Il settore uno dei più prolifici dell’industria iberica: genera il 6,9% del PIL spagnolo, con un volume d’affari di oltre 100 miliardi di euro.

A sentire le associazioni di settore, ciò è dovuto all’ampia rete di infrastrutture e alla qualità dei servizi offerti, che creano sul suolo spagnolo un ambiente favorevole allo sviluppo della logistica.

Tuttavia, il crescente utilizzo delle tecnologie digitali e l’attenzione alla sostenibilità hanno, da una parte, incrementato questa spinta in avanti, ma hanno iniziato a richiedere una risposta adeguata in termini di talenti qualificati per supportarne lo sviluppo.

La Spagna, con la sua crescita nel settore logistico, rappresenta, secondo lo stesso istituto nazionale iberico di statistica, un esempio europeo di come la domanda di talento stia guidando la trasformazione e la competitività del settore.

Fonte Logistica News di Andrea Lombardo

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