Waberer’s perde 13,9 milioni di euro nel 2018 e taglia flotta e personale

La società di trasporti ungherese Waberer’s ha chiuso il 2018 con una
perdita di 13,9 milioni di euro, a fronte di un utile di 21,4 milioni
registrato nel 2017. Proprio per questo il nuovo amministratore delegato,
il tedesco Robert Ziegler, giunto in azienda all’inizio di quest’anno (e quindi, presumibilmente, già con un sentore del nuovo andamento), ha deciso di operare una serie di tagli alle spese. Il primo, abbastanza clamoroso, riguarda l’annullamento di un ordine di 300 camion e di un taglio drastico al personale, a partire evidentemente dagli autisti. Il problema, infatti, dell’azienda non è tanto quello di avere lavoro, ma di riuscire a gestirlo in modo profittevole. Perché a guardare i numeri, il fatturato 2018 raggiunge i 731,9 milioni di euro, vale a dire il 9% in più rispetto all’anno precedente (674,4 milioni), con incrementi sia nei trasporti internazionali che in quelli regionali. Il problema riguarda i costi, passati da 533,8 milioni a 610,2 milioni, qualcosa come il 14,3% in più, tanto da “bruciare” i ricavi aziendali. Pensate che, soltanto per il carburante, i costi sono lievitati del 12% e proprio su questi l’amministratore delegato ha intenzione di andare ad agire, oltre che a ottimizzare alcune tratte, in particolare nell’Europa del Sud.

Ma soprattutto Ziegler è convinto che l’azienda ungherese è troppo
dipendente dai veicoli che possiede e proprio per questo ha annunciato
una nuova strategia operativa che dovrebbe essere annunciata nei
prossimi mesi.
In realtà, se si vanno a guardare i dati si scopre che, nelle pieghe del bilanci, oltre all’incremento delle uscite, ci sono anche segnali di crisi. In particolare, hanno segnato il passo tutti i servizi connessi alla produzione del settore automobilistico che nel corso del secondo semestre dello scorso anno ha fatto registrare un’importante frenata. In Waberer’s avevano cercato di correre ai ripari già in corso d’opera con un incremento delle tariffe di trasporto già dalla seconda metà del 2018, accompagnato a un aumento del 7% del perimetro della flotta. Due fattori che, insieme, potrebbero giustificare l’aumento del fatturato.

da Uomini e Trasporti .it

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